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ATTACCO IN SIRIA ,L’ONU : “E’ STATO UN CRIMINE DI GUERRA”

Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una proposta di risoluzione che condanna l’attacco chimico compiuto ieri nella provincia siriana di Idlib, sul villaggio di Khan Shaykhun, nel nord della Siria, e che ha causato almeno 72 vittime, tra cui 20 bambini e diciassette donne. Sull’attacco si sono espressi  il segretario generale Antonio Guterres, che ha parlato di attacco chimico come di un crimine di guerra, e il  Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Federica Mogherini   alla Conferenza internazionale a Bruxelles: “Quello che abbiamo visto ci ha terrificato, le orribili immagini dell’attacco chimico di ieri in Siria ci ricordano le nostre responsabilità”;tutte le persone con cui ho parlato mi hanno ripetuto che ‘tra noi siamo diversi, abbiamo diversi background culturale, ma tutti vogliamo la pace. Di guerra e violenza ne abbiamo avute abbastanza. Oggi la cosa più urgente è dare aiuti all’interno della Siria e ripristinare le condizioni di vita di base”. La conferenza ha avuto tre obiettivi principali, come ha ricordato la Mogherini:”Oggi è ancora più importante prima di tutto dare aiuto ai siriani (bambini, donne e uomini, che sono ancora vivi) per la loro salute: ci dobbiamo impegnare per miliardi di euro in Siria e in tutta le regione, Libano, Giordania, Iraq “.Ma intanto le fazioni ribelli siriane minacciano vendetta, con il piano di far moltiplicare i fronti di combattimento dei ribelli contro il regime per vendicare i morti di Idlib. Anche se il Comando generale delle Forze armate siriane ha “categoricamente negato” le accuse riportate dai media occidentali relative all’utilizzo di sostanze chimiche nell’attacco. Ma dopo una iniziale cautela, anche gli Stati Uniti hanno dato la colpa della strage al governo siriano, estendendo le responsabilità anche alla Russia e all’Iran. Paesi che ora dovranno impedire al presidente Bashar al Assad di compiere altri attacchi. E Trump chiama in causa anche Barack Obama, sostenendo che l’attacco è una “conseguenza della debolezza e dell’indecisione” manifestata dall’ex presidente davanti alla guerra in Siria.  L’accusa dell’attuale inquilino della Casa Bianca è discutibile, perchè come fanno notare i media americani,  nel 2013 con i suoi tweet aveva più volte intimato a Obama di non attaccare la Siria, in quanto non era un problema degli americani e un coinvolgimento nella guerra civile avrebbe potuto causare conseguenza catastrofiche.

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