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CARPENTIERI (PD): “LE PRIMARIE APPREZZATE DA TUTTI”. GAMBARDELLA (PD): “NESSUNA STRATEGIA INCLUSIVA DA PARTE DEL PD VERSO BASSOLINO”

«Non se ne possono uscire così, è una presa in giro» sono le parole con cui Antonio Bassolino ha commentato a caldo, sul suo profilo Facebook, l’esito del suo secondo ricorso, anche questo respinto. Da fuori, ci si chiede cosa succederà, adesso, all’interno del PD campano, che mentre sembra compatto e deciso nel sostenere Valeria Valente alle prossime elezioni, lascia ancora qualche perplessità su quale possa essere la direzione che intraprenderà Bassolino, e con lui tutta quella fetta (piuttosto grossa, a dire il vero) dell’elettorato cittadino che lo ha sostenuto alle primarie. Ne abbiamo parlato con il segretario provinciale del partito Venanzio Carpentieri, e con Elisabetta Gambardella, Presidente dell’Assemblea provinciale del Pd napoletano.

 

Abbiamo letto una sua recentissima dichiarazione, in cui sosteneva la necessità affrontare le divergenze con Antonio Bassolino. Eppure, a sentirlo sabato scorso all’Augusteo, pare che di divergenze ce ne siano state parecchie all’interno del partito.

Carpentieri: «Confermo tutto quanto ho già detto, abbiamo già convocato per giovedì una riunione con altri partiti che non hanno partecipato ai lavori di coalizione, sono convinto della necessità di coinvolgere tutti i candidati, ma per quanto riguarda Bassolino, non credo sia andata come sostiene. Le primarie sono state un percorso di garanzia per tutti, abbiamo deciso di tenerle aperte come del resto anche lo stesso Bassolino ha voluto, e lo svolgimento è stato apprezzato da tutti.

Personalmente, non so a chi si riferisse Bassolino, perché dal partito non ci sono stati ostacoli nei suoi confronti. Anche per quanto riguarda Antonio Borriello impegnato nella raccolta firme (a favore di Bassolino, prima che passasse dalla parte della Valente, ndr), mi sembra fisiologico che lo scenario delle primarie si possa modificare in corso d’opera, non appena entri in gioco un altro candidato».

 

Non c’è l’eventualità che Bassolino preferisca presentarsi con una lista civica?

Carpentieri: «Tenendo conto che stiamo parlando solo di un’eventualità, mi auguro che non sia così perché una lista civica in contrapposizione al PD sarebbe un danno per tutti, dal momento che potrebbe favorire altre forze politiche che non sono altrettanto preparate a gestire la città di Napoli».

 

 

Lei ha parlato di una strategia per nulla inclusiva, riferendosi all’atteggiamento del PD verso Bassolino. È davvero stato così?

Gambardella: «Confermo che fin dall’inizio è stata sottovalutata la capacità di Bassolino di essere ancora attraente per l’elettorato del centrosinistra. Purtroppo si può dire che la sua candidatura sia stata “liquidata” rapidamente, in pochi lo hanno sostenuto sin dal principio; poi via via che la campagna andava avanti si è capito che aveva il sostegno di una buona parte degli elettori. Se fosse stato tutelato fin dall’inizio dagli organismi di partito, probabilmente ora non saremmo a questo punto. Adesso mi sembra di sentire appelli da una parte e dall’altra nei suoi confronti, ma, mi dispiace ripeterlo, non ho visto una strategia inclusiva verso Antonio Bassolino».

 

Quali sono le possibilità che si aprono adesso per Bassolino? Si parla tanto di una lista civica.

Gambardella: «La questione al momento non è all’ordine del giorno, anche perché Bassolino ha presentato un nuovo ricorso agli organi della magistratura, ed è ancora forte l’ipotesi di una ricucitura. Il problema non è tanto politico, ma ciò che chiediamo è giustizia e tutela da parte di un partito che in altre occasioni ha agito diversamente: si pensi a quanto è accaduto a Napoli nel 2011, o alla Liguria, dove nel 2015 le votazioni sono state annullate per irregolarità in 13 seggi, anche poi questo non ha ribaltato l’esito finale. È inspiegabile questa chiusura totale di fronte a delle immagini (quelle del video di Fanpage, ndr) che parlano chiaro».

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