Officina delle idee

Con il conferimento della medaglia da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella, il Quirinale ha riconosciuto il valore sociale e culturale dell’iniziativa in corso al Museo di Roma in Trastevere

Dopo il grande successo di pubblico, che ha visto ben 1.100 visitatori nella sola giornata di domenica, arriva un’altra sorpresa per la mostra “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo”, organizzata da Agi Agenzia Italia presso il Museo di Roma in Trastevere sino al 2 settembre.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infatti, ha ufficialmente attribuito alla mostra il proprio premio di rappresentanza, consegnando ai vertici dell’agenzia la medaglia presidenziale, segno dell’apprezzamento del Quirinale per il valore sociale e culturale dell’iniziativa curata da Riccardo Luna, direttore responsabile AGI, e Marco Pratellesi, condirettore dell’agenzia.

La medaglia, che si aggiunge al già prestigioso patrocinio riconosciuto dal MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, esprime l’ideale partecipazione del Presidente della Repubblica a iniziative ritenute particolarmente meritevoli, manifestando il personale apprezzamento del capo dello Stato rispetto ad eventi di rilevante interesse istituzionale, culturale e sociale.

La mostra realizzata da Agi in collaborazione con Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con il patrocinio del MIUR delinea un racconto per immagini e video del Paese di quegli anni per rivivere, ricordare e ristudiare quell’affascinante storia che ha messo le radici dell’odierno. Non solo occupazioni e studenti, ma anche e soprattutto la dolce vita, le imprese sportive, il cinema, la vita quotidiana, la musica, la tecnologia e la moda.

Il prestigioso riconoscimento del Presidente Mattarella rappresenta per noi motivo di grande orgoglio e, soprattutto, di enorme soddisfazione” – ha commentato Salvatore Ippolito, amministratore delegato AGI – “La medaglia conferma ancora una volta la valenza formativa e culturale dell’iniziativa, che vuole essere non una mostra sul passato, ma una mostra sul futuro. Su quel futuro che ci si immaginava allora e su quello che i giovani sognano oggi”.

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