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CON LA MORTE DI GEORGE MICHAEL TERMINA LA MAGIA DEGLI ANNI’80?

Con la morte di George Michael , il 2016 verra’ ricordato per la perdita in un solo battito di ciglio di artisti che hanno segnato letteralmente un’ epoca musicale..che mai piu’ ritornera’; David Bowie soprannominato il “Duca Bianco” malato da tempo di tumore, Prince deceduto a soli 57 anni per overdose lasciando repertori  come Purple Rain incastrati per sempre nella memoria dei fan e della musica internazionale. George Michael per un destino beffardo, ci lascia a soli 53 anni nella notte di natale, con la canzone che piu’ l’ha reso famoso, last Christmas(Ultimo Natale) e da cui si era volutamente distaccare per troppa popolarita’, reputandola non piu’ coerente con il suo percorso musicale, che aveva giudicato troppo commerciale e superficiale in collaborazione con i Wham.  Molti esagerando reputano la morte di George Michael, la definitiva mazzata ad un epoca (gli anni 80), che mai piu’ ritornera’, fatta di spensieratezza con vestiti colorati e capelli fonati improponibili per i nostri anni, voglia di sperimentare, fare musica con suoni caratterizzati da Sax indimenticabili, talenti emergenti che creavano musica infischiandosene delle case discografiche, non si parlava di crisi mondiale e globalizzazione e la caduta del muro del Berlino non veniva percepita come un cambiamento epocale che nel corso degli anni condizioneranno invece generazioni future..George Michael probabilmente non ha saputo reggere l’urto di tali cambiamenti, pur diventando nel corso degli anni una star di caratura mondiale, prima con i Wham e poi da solista collaborando con artisti del calibro di Aretha Franklin, un indimenticabile duetto con Elton John in Somebody To Love,  M.J.Blidge, Whitney Houston e la lista sarebbe ancora lunga..Come molti suoi colleghi, tra cui lo stesso Prince e Whitney Houston citando gli artisti piu’ recenti , non sapeva scindere la sua vita privata da quella artistica,  facendo uso fin dall’adolescenza di droghe che con il tempo hanno deteriorato  fisico e mente, fino a renderlo anche depresso tanto da lavorare pochissimo negli ultimi anni come dimostra il suo ultimo Cd Symphonica del 2014 dopo 10 anni di assenza.
Di lui, resteranno indelebili la sopracitata Last Christmas, ormai una sentenza per ogni Natale che si rispetti, Careless Whisper ballata indimenticabile per tutti gli innamorati, lo spettacolare concerto a Wembley del ’92 in onore di Freddy Mercury con i Queen, e la sua indimenticabile voce e  sguardo magnetico a legare indissolubilmente i 100 milioni di fan in giro per il mondo.

Gianluca Conte

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