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CORONAVIRUS: una disattenzione vale una catastrofe

Puoi salvaguardarti in tutti i modi. Puoi comprare qualsiasi prodotto al mondo per igienizzarti, ma  la disattenzione di uno sconosciuto non puoi prevederla.

E così un manager lombardo torna dalla Cina a Gennaio, prima che scoppiasse l’allarme Coronavirus. Prima dell’allarmismo più totale. Prima del vero e proprio panico che si respira adesso.

Mentre il governo chiude i voli provenienti dalla Cina, mettendo in quarantena tutte le persone sospette, compresi quelli che lo hanno dichiarato spontaneamente e, invece di recarsi al Pronto Soccorso mettendo a repentaglio la vita altrui, rispettano le prescrizioni delle autorità sanitarie e chiamano 112 e 118 per farsi prelevare da personale adeguatamente protetto.

 

Ed eccola la disattenzione che può costare cara, può costare la vita. Tua e degli altri.

Il manager lombardo organizza una cena con un amico, 38enne sempre di Milano che “dimenticando” da dove fosse appena atterrato l’amico pensa bene di portare anche la moglie incinta.

 

Uno scherzo del destino. Sicuramente non divertente.

Il trentottenne lombardo si ammala, ma solo quando si rende conto che è davvero una cosa grave ricorre ai medici; omette di essere stato a cena con un uomo appena atterrato dalla Cina. Non lo dice al suo medico di base (che adesso è infetto, e potrebbe aver infettato altri, tra cui i suoi pazienti), non lo dice ai medici del Pronto Soccorso (che potrebbero aver infettato altri ancora) a cui ricorre nel PANICO, senza rispettare le raccomandazioni date dalle autorità FIN DALL’ INIZIO: se pensate di aver avuto contatti con persone che sono tornate recentemente dalla Cina, chiamate il 112 e il 118 (adesso il numero specifico è il 1500), avvisate del fatto i sanitari, e aspettate l’ambulanza attrezzata a casa. 

 

Non lo racconta. Forse per paura. Non conosciamo le sensazioni. La situazione si aggrava e l’uomo finisce in terapia intensiva ed è la moglie dopo insistenti tentativi dei medici a parlare. A ricordare…

 

Scattano tutte le misure di emergenza, tardi ovviamente.

Si prova a combattere il corona virus. Ma serve l’aiuto di tutti. Serve un po’ di buon senso, di solidarietà.

Basta una disattenzione, per creare una catastrofe.

Bisogna stare più attenti. Tutti.

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