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Covid: da oggi cinque regioni italiane in zona arancione

Alla luce dei dati del monitoraggio settimanale sul Covid, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che prevede per oggi il passaggio di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia in “arancione”. Passano in “giallo” invece Puglia e Sardegna. Alla luce delle nuove disposizioni, in zona bianca restano solo Umbria, Molise e Basilicata.

“Nonostante tutti gli sforzi fatti, i reparti di terapia intensiva sono pieni di persone non vaccinate che ci spingono verso questo colore”, ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

In Sardegna è stata decisiva l’impennata dei ricoveri nell’ultima settimana. L’occupazione dei posti letto in area medica da parte di pazienti Covid ha infatti superato la soglia di saturazione del 15% negli ultimi due giorni, come certifica il sito istituzionale dell’Agenas. Il limite del 10% dei posti letto Covid in terapia intensiva era già stato superato dal 6 dicembre. 

Le regole della zona arancione

Dopo l’introduzione del green pass rafforzato, però, non cambia molto rispetto al giallo ed al bianco. Per quanto riguarda gli spostamenti, a differenza di quanto accade per la zona bianca o gialla, senza green pass sono consentiti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa regione o di altre regioni “solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”. Permessi invece anche senza certificato gli spostamenti con mezzo proprio da comuni di massimo 5.000 abitanti verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.

Senza green pass o con il solo pass semplice non è consentito l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi). La partecipazione a corsi di formazione in presenza non è consentita con il pass semplice, che resta invece valido in zona bianca o gialla.

In seguito all’introduzione dell’obbligo di green pass rafforzato, in zona gialla così come in arancione, nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione non vi sono più limiti riguardo al numero di persone che possono sedersi allo stesso tavolo, purché sia mantenuto il rispetto delle capienze e delle regole per l’esercizio di queste attività stabilite negli specifici protocolli di settore.

Le dichiarazioni di Locatelli

“C’è una chiara riduzione dei contagi, anche se confrontiamo i numeri di questa domenica rispetto alla precedente. Ma io esorterei ad avere ancora un po’ di prudenza per confermare questo dato”. Così il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, sottolineando tuttavia come possano emergere altre varianti del virus. Per questo esorto alla prudenza e al rispetto nei comportamenti individuali.

“E’ vero che la fascia 5-11 anni ha avuto una diffusione maggiore di contagi in questi giorni. Ma è anche vero che si tratta di una fascia ancora poco protetta dalle vaccinazioni. Quindi per fronteggiare i contagi tra i più piccoli è opportuno aumentare i vaccini, ha aggiunto Locatelli.

“La scuola può essere in teoria un elemento per l’accelerazione dei contagi, ma è vero invece che è uno dei luoghi più sicuri. E poi è fondamentale tenerle aperte. Gli anni scolastici precedenti sono già stati penalizzati e credo che sia utile che quello attuale debba essere fortemente protetto.

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