Economia e Welfare

Crisi a Città della Scienza. Con le spalle al muro dipendenti e progettualità. Lunedi manifestazione di protesta a santa Lucia

È trascorso ormai quasi un anno dal commissariamento di Città della Scienza. Allora quella scelta fu l’unica strada per scongiurarne la chiusura e sperare in un percorso di risanamento e rilancio di una struttura stremata da continue crisi economico-finanziarie e da un management, protervo ed incapace, che l’aveva condotta in uno stallo drammatico. Il Commissario ha accertato almeno parte dei fatti: un disavanzo di 7.225.000 euro per il solo bilancio 2016, approvato dalla stessa Regione nell’ultima Assemblea dei soci di Città della Scienza.

In quella sede la Regione Campania, con l’intervento dell’Assessore Marchiello, assunse l’impegno di un provvedimento straordinario che ponesse riparo, almeno in parte, ai guasti della sciagurata gestione precedente, condizionandolo ad una serie di atti da parte della Fondazione IDIS – Città della Scienza che, di fatto, consentissero un nuovo assetto voltando decisamente pagina con il passato.

Nulla di tutto questo è avvenuto e sta avvenendo, nonostante le reiterate rassicurazioni del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione.

Il Commissario, ci aveva comunicato che, suo malgrado, nel perdurare di questo stato di cose, avrebbe rassegnato le dimissioni, cosa che avrebbe potuto almeno imprimere una scossa ad una vicenda che invece si protrae con connotati grotteschi ancorché drammatici per i lavoratori.

Non vi è più liquidità; abbiamo, nuovamente 7 stipendi arretrati (senza contare quelli che risalgono al 2011); i creditori assediano i nostri uffici amministrativi; la gestione quotidiana – dalla manutenzione ai servizi – è quasi definitivamente compromessa e ci chiediamo se anche gli eventi che vedono protagonista, o comunque partecipe, la Regione abbiano le effettive coperture per essere approntati, visto che i nostri abituali fornitori (allestitori; service; catering; ecc.) non vogliono più rischiare di lavorare con noi.

Abbiamo più volte chiesto un incontro al Presidente De Luca; la CGIL regionale ha chiesto la convocazione di un tavolo di crisi sulla vicenda. Non abbiamo avuto nessun riscontro.

Così, con le spalle al muro non potremo fare altro che mobilitarci in modo sempre più deciso.

Oggi, nostro malgrado, crediamo che perdurando tale situazione, a fronte dell’inspiegabile comportamento della Regione, delle rassicurazioni e degli impegni da essa disattesi, il Commissario – figura di altissimo profilo istituzionale e di rilevante spessore morale ed umano – non possa che trarre le debite conseguenze e rassegnare le dimissioni, unitamente al Segretario Generale, poiché questa gestione commissariale è nell’impossibilità, di fatto, di assolvere al mandato che proprio la Regione gli aveva conferito.

Una situazione paradossale, sulla quale attendiamo chiarimenti e che vorremmo illustrare al Presidente De Luca.

Dopo tanti anni di crisi; eventi drammatici ed oscuri; sofferenze e sacrifici, i lavoratori sono allo stremo e rabbiosamente stanchi. Con franchezza, pensiamo sia giunto il momento di dire una parola definitiva su tutta questa storia e far terminare questo stillicidio, che mortifica materialmente e moralmente i lavoratori e tutti coloro che ancora ritengono che Città della Scienza debba continuare a vivere.

Pertanto chiediamo ancora una volta di incontrare il Presidente e lunedì 24 settembre dalle ore 9,00 è indetto un presidio sotto la sede della Regione Campania a Santa Lucia.

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