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Dal Teatro Mercadante all’Arlas, il volto di una Campania sempre più clientelare

Il sistema clientelare continua a far da padrone in Campania, viste le recenti polemiche, che avrebbero portato alla luce presunti illeciti nei criteri di assunzione del Teatro Mercadante e all’Arlas, Agenzia Regionale per il Lavoro.
A fine Gennaio, infatti, l’ultimo concorso indetto dal Teatro Mercadante di Napoli, che ha portato all’assunzione di 15 nuove figure professionali, è stato contestato da molti partecipanti, che non sono riusciti a vincerlo.
Sembrerebbe che nei criteri di selezione ci siano stati probabili favoritismi. Sarebbe stata proprio una candidata a sporgere denuncia, in quanto dopo aver superato le preselezioni, non avrebbe ricevuto la convocazione per presentarsi all’ultima parte del colloquio. Colloquio, vinto, invece, da dieci ex collaboratori del Napoli Teatro Festival, kermesse teatrale diretta da Luca De Fusco, direttore del Mercadante. Una coincidenza, che ha fatto gridare subito all’illecito. Ancor di più, quando tra i vincitori, compare anche il nome della compagna del portavoce dell’Assessore alla Cultura, Caterina Miraglia. Un collegamento, troppo stretto, per non destare sospetti. Il direttore De Fusco, intanto, si è subito difeso dalle accuse, da lui definite diffamatorie e del tutto infondate. In una lunga lettera al Corriere del Mezzogiorno, sulla compagna del Portavoce, ha scritto: «La ragazza è l’ex capo del cerimoniale e della biglietteria del Napoli Teatro Festival di cui ho mostrato ai giornalisti presenti il su curriculum. Costei ha una laurea magistrale in Discipline dello Spettacolo con 110 e lode con una tesi in management dello Spettacolo. Aveva tutte le carte in regola per essere assunta». Ha poi aggiunto di aver esortato il Presidente del Teatro, Adriano Giannola, di esaminare assieme all’agenzia Adecco, i curricula degli altri candidati: «per rassicurare alcuni consiglieri, dopo lo scoppio della polemica».
Ed è proprio un consigliere regionale, Antonio Marciano del Partito Democratico, che ha innescato un’altra “bomba” sui criteri di selezione, questa volta nell’ambito del progetto “Garanzia Giovani”, concorso indetto per dare un’opportunità di lavoro a giovani disoccupati. Stando a quanto dice Marciano, otto dei venti giovani che hanno vinto il bando, ottenendo un contratto semestrale all’Arlas, sarebbero riconducibili a dirigenti locali ed esponenti del Nuovo Centro Destra, partito dell’Assessore Regionale al Lavoro, Severino Nappi. Anche questa una coincidenza, che ha fatto subito scattare le accuse del Consigliere Marciano, che si sta adoperando affinché la verità venga a galla. Ha, infatti, annunciato attraverso la sua pagina Facebook, di aver indetto un’audizione, attraverso la Commissione regionale speciale Trasparenza, sulla vicenda Arlas. «Continua la necessaria battaglia sulla trasparenza e sulla vicenda Arlas. Mentre anche il Fatto quotidiano ricostruisce la vicenda, giovedì si terrà la commissione trasparenza da me richiesta proprio per far luce sulla situazione», queste le sue parole.
Sebbene per ora siano solo accuse, molti dei nessi di cui parla Antonio Marciano sono facilmente riscontrabili, così come lo sono quelli riguardanti le assunzioni al Teatro Mercadante. Le due vicende, intrigate e aggrovigliate al pari di una qualsiasi opera teatrale, meritano di essere chiarite quanto prima, poiché specchio di una regione, la Campania, che continua a vivere in un clientelismo sfrenato.

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