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D’ANNA, SAVIANO E IL PD: CHE TRISTEZZA CERTA POLITICA ITALIANA

Non si placano le polemiche e continua il botta e risposta tra il Senatore Vincenzo D’Anna e lo scrittore Roberto Saviano.

D’Anna, (casertano, eletto nelle file del PDL poi trasmigrato con Verdini prima in GAL e poi in ALA), divenuto tristemente famoso per i gesti sessisti in aula diretti alla collega del M5S Lezzi che gli costarono una sospensione di 10 giorni da Palazzo Madama, ospite in “Un giorno da pecora” su Radio2 Rai, si era scagliato violentemente contro Saviano: “E’ un’icona farlocca che non ha mai detto nulla che possa infastidire la camorra. Se fosse per me, toglierei la scorta”.

Pronta e indignata la risposta di Saviano: ‘’ Dannoso scherano di Verdini, renziano e cosentiniano insieme- così lo scrittore definisce D’Anna- impone a me di rinunciare alla scorta. A me che non vedo l’ora di tornare libero. Cosa debbo pensare: ha forse progetti per il mio futuro? Un grazie va anche a Radio Rai e al servizio pubblico che hanno consentito la diffusione delle solite porcherie” scrive su Facebook l’autore di ‘Gomorra’. Che aggiunge: “E poi, sarebbe questa la comunicazione del Pd? Sono questi gli alleati di Renzi a Roma e di Valeria Valente a Napoli? Sono queste le nuove risorse campane? Buona fortuna. E Vergogna”.

Imbarazzo nelle file del Partito Democratico. Nel giro di pochi giorni, i nuovi ‘’alleati’’, hanno attaccato pesantemente due esponenti del mondo giornalistico e civile anti-camorra; poiché prima di D’Anna, Verdini aveva insultato Rosaria Capacchione (Pd), la quale aveva chiesto al proprio partito di allontanarsi dal leader di ALA e dai suoi candidati, con un nobilissimo: ’’Collusa sarà la mamma della Capacchione’’.

Ma all’interno del PD c’è chi prende le distanze, come il leader della minoranza dem. Roberto Speranza:’’ il Pd con questa gente non deve più avere nulla a che fare”.

Da Napoli Valeria Valente, candidata sindaco del PD proprio con l’appoggio anche di ALA, e Assunta Tartaglione, segretario regionale del partito in Campania, chiedono le “scuse subito da D’Anna” e “più impegno reale da parte di tutti alla lotta ai clan”.

Un triste quadro emerge, quindi, della politica italiana. Improbabili alleanze, pastrocchi elettorali e livello basso di una classe dirigente ormai al collasso ne sono le cause.
Ma almeno lasciate in pace chi lotta e sente la camorra tutti i giorni sulla pelle.

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