Alla 61esima edizione dei David di Donatello,sei statuine, meritate da “Indivisibili”, il film di Edoardo De Angelis . Sei premi in totale ,tra cui quello per l’attrice non protagonista (Antonia Truppo), per la sceneggiatura e i costumi di Massimo Cantini Parrini e , al suo secondo David dopo quello dello scorso anno per “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. Testa a testa spigoloso, combattuto, non senza amarezze, quello del talentuoso autore napoletano. A contendergli il podio del cinema italiano per la stagione 2016/17 c’erano, su tutti, “La pazza gioia” di Paolo Virzì e “Veloce come il vento” di Matteo Rovere. A trionfare è stato il film di Paolo Virzì che è stato il migliore dell’anno secondo i giurati dell’Accademia del Cinema italiano; Virzì inoltre , è stato il miglior regista di quella storia speciale sulla natura umana e sul disagio mentale, mostrati e raccontati con una sensibilità e una delicatezza difficili da dimenticare. A Valeria Bruni Tedeschi, che nel film interpreta la ricca e “pazza” Beatrice, il David per la Migliore Attrice Protagonista, un premio che ha voluto condividere sul palco con l’amica e collega Micaela Ramazzotti, anche lei candidata alla statuetta. Sei statuette sono andate anche a “Veloce come il vento” di Matteo Rovere, che ha vinto per la migliore fotografia, per il miglior truccatore, montatore, fonico di presa diretta, effetti speciali, ma, soprattutto, per il miglior attore, Stefano Accorsi, sicuramente nella sua prova migliore. Momento clou della serata, dopo il ricordo dei personaggi del Cinema scomparsi lo scorso anno (da Albertazzi a Poli, da Bud Spencer alla Marchesini e Dario Fo) ,è stato l’arrivo di Roberto Benigni che ha ricevuto una lunga standing ovation dalla platea. A consegnargli il premio tra gli applausi scroscianti, il regista Giuliano Montaldo, presidente ad interim dell’Accademia del Cinema Italiano.
