Cultura

DE CATALDO IN ” UN FATTO MISTERIOSO” RACCOGLIE I DELITTI PIU’ CRUDELI D’ITALIA, E INDAGA IL MODO IN CUI ATTRAGGONO COSI’ TANTO L’OPINIONE PUBBLICA

“In una sceneggiatura, per quanto ardito possa essere il plot, vi giuro che una roba così non me la passa nemmeno il più complottista dei produttori”. Così Giancarlo De Cataldo, autore di Un fitto mistero, dove si raccolgono i delitti più crudeli della storia, italiana e internazionale dal secolo scorso ai giorni nostri. La domanda dell’autore è molto semplice : “Perché certi delitti attraggono tanto la nostra attenzione e altri ci lasciano indifferenti?”, in parte senza risposta. Infondo, non sappiamo nemmeno noi perchè è così che ci attraggono certe storie, così struggenti, a volte ci attraggono più del bello. In parte ciò è dovuto anche alle ricostruzioni che propongono i giornalisti, che spingono il lettore a immedesimarsi nella storia e a provare dolore in prima persona. L’autore indaga proprio su quegli elementi differenziali che possono aver contribuito in certi casi a focalizzare l’attenzione nei confronti di determinati delitti.Dalle vicende della banda della Magliana al mostro di Firenze, passando per Jack lo Squartatore, fino ad arrivare ai bagni di sangue della mafia e delle brigate rosse: Giancarlo De Cataldo, infatti,  analizza e racconta crimini illustri, quasi iconici, che hanno riempito le pagine della cronaca, nera tanto da rimanere impressi nella cultura e nella memoria di tutti. Ciò che riesce  a stupire e impressionare l’opinione pubblica è stata soprattutto la dinamica di queste uccisioni, il modo in cui si strappa la vita a qualcuno, che inevitabilmente diviene parte del nostro quotidiano d’informazione e della nostra vita.

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