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De Laurentiis positivo al Covid. Adesso tremano i presidenti di Serie A

La positività di Aurelio De Laurentiis al Covid-19 ha scosso il gotha del calcio italiano. Ieri il numero uno azzurro si era infatti presentato all’assemblea di Lega senza sapere l’esito del tampone e ora c’è grande apprensione tra i presidenti e i massimi dirigenti dei club di Serie A. All’Hotel Hilton di Milano, del resto, in quella sala c’erano praticamente tutti: Agnelli per la Juve, Marotta e Antonello per l’Inter, Scaroni per il Milan, Lotito per la Lazio, Joe Barone per la Fiorentina, Cairo per il Torino, Ferrero Preziosi per Samp e Genoa solo per citarne alcuni. Una cinquantina di persone venute più o meno in contatto col presidente del Napoli che ora dovranno sottoporsi ai controlli di rito e rimanere a distanza dalle rispettive squadre. Il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, in assenza di sintomi, ha deciso di porsi in isolamento volontario.

Nel dettaglio, la positività di AdL ha provocato un effetto domino per tutti i membri dell’assemblea presenti all’Hilton. Agnelli sta osservando le “buone pratiche previste dai protocolli” sanitari. Stesso discorsoper Urbano Cairo, che sta seguendo “tutti i comportamenti corretti” per chi ha avuto contatti con persone positive. Joe Barone e Joseph Commisso sono in isolamento presso le loro abitazioni, in attesa dell’esito del tampone. Beppe Marotta e Alessandro Antonello e l’avvocato Angelo Capellini non hanno avuto contatti ravvicinati col presidente del Napoli, rispettando la distanza di sicurezza, ma nei prossimi giorni terranno comunque un atteggiamento di grande prudenza.  Discorso simile anche per Paolo Scaroni, rimasto a distanza da AdL e per cui non sarà necessario alcun isolamento. A scopo cautelativo si sotoporrà comunque al tampone. Rientrato con l’aereo privato di e Laurentiis, il presidente del Benevento Oreste Vigorito ha invece subito provveduto a informare il suo medico e a mettersi in quarantena cautelativa, in isolamento, nella sua abitazione, in attesa degli esiti del tampone. In assenza di sintomi, infine, a scopo prudenziale il presidente Paolo Dal Pino ha deciso di porsi in isolamento seguendo le indicazioni prevista dal protocollo sanitario.

Ricostruendo quanto accaduto in assemblea, chi era presente ha parlato di un clima disteso e una situazione a norma con distanziamento tra le sedute. Le foto scattate prima della riunione mostrano molti dirigenti e presidenti entrare nella sala già con la mascherina, altri invece accedere a volto scoperto (tra cui De Laurentiis, Cairo, Preziosi e Fenucci). Il patron azzurro era seduto in prima fila e nel corso della riunione ci sono stati diversi momenti conviviali e contatti tra i presenti, compresi operatori e giornalisti. Come da protocollo, la conferenza del presidente Dal Pino si è svolta con i giusti distanziamenti. Terminata l’assemblea di Lega, fuori dall’Hilton però si sono creati degli assembramenti con alcuni presidenti, tra cui AdL, a stretto contatto senza mascherina con reporter e cameraman per le interviste. Una situazione che ora preoccupa non solo i vertici del calcio italiano venuti a contatto con De Laurentiis, ma anche diverse redazioni sportive presenti al vertice.

DAL PINO IN ISOLAMENTO VOLONTARIO
La Lega Serie A, a seguito della segnalazione ricevuta ieri sera alle 20.00 dal Presidente De Laurentiis della propria positività al Covid-19, comunica “di aver prontamente informato tutti i partecipanti all’Assemblea generale, svoltasi ieri nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 e del distanziamento sociale”. È quanto si legge in una nota della Lega Serie A: “A scopo prudenziale il Presidente Paolo Dal Pino, in assenza di sintomi, ha deciso di porsi in isolamento seguendo le indicazioni previste dal protocollo sanitario”, fanno sapere ancora da Via Rosellini.
“Sono in isolamento volontario, non ho assolutamente sintomi, zero, sto benissimo. I protocolli all’assemblea di Lega sono stati tutti rispettati. De Laurentiis imprudente? Quando è arrivato non aveva febbre, quando è andato via all’aeroporto di Milano gli hanno misurato la febbre e mi ha detto che non ne aveva. Poi alle 20 mi ha telefonato dicendo che aveva la febbre ed era risultato positivo”. Così a Radio Capital il presidente della Lega Serie A: “Quando me l’ha detto mi è dispiaciuto molto per lui, il mio primo pensiero è stato per lui, poi abbiamo attivato tutte le procedure come da protocollo. Tampone? Mi dicono che oggi non ha senso farlo, il medico mi ha prescritto di farlo. C’è tutto un programma da seguire, ma siamo molto sereni. Speriamo che De Laurentiis guarisca presto e vada tutto bene”, ha aggiunto.

ADL IN ASSEMBLEA CON SINTOMI: “INDIGESTIONE DI OSTRICHE”
Dalle pagine di Repubblica emergono alcune indiscrezioni sulla partecipazione di De Laurentiis all’assemblea di Lega. Secondo quanto riporta il quotidiano, il presidente del Napoli si sarebbe presentato al vertice mentre era ancora in attesa dell’esito del tampone e già con alcuni sintomi. Sintomi che il patron azzurro, più volte senza mascherina nel corso del summit, avrebbe giustificato con “un’indigestione da ostriche”. Diversa invece la posizione del Napoli. Stando a fonti del club azzurro, Aurelio De Laurentiis non aveva sintomi che potessero fargli pensare di essere positivo al Covid: avvertiva solo un leggero mal di stomaco che aveva attribuito a del pesce mangiato la sera prima. Il presidente, fanno notare le fonti azzurre, è molto attento alle proprie condizioni fisiche e se avesse avvertito sintomi non avrebbe mai intrapreso un viaggio in nave e aereo da Capri a Milano e ritorno nella stessa giornata come invece ha fatto. “Aurelio De Laurentiis non ha mai avuto la febbre ieri nella giornata del viaggio a Milano per l’Assemblea di Lega – ha spiegato il club azzurro in una nota -. Non aveva neanche tosse né raffreddore. L’unico sintomo che accusava ieri era il mal di pancia che aveva attribuito a una scorpacciata di pesce”. Il Napoli ha precisato inoltre che De Laurentiis nei video appare senza mascherina perché l’aveva tolta uscendo dall’albergo dell’assemblea di Lega, ma che all’interno l’ha sempre tenuta, tranne quando ha preso la parola a distanza dai colleghi e quando ha avuto una conversazione diretta, a distanza, con qualcuno, momenti in cui spesso i due interlocutori la abbassano per sentirsi meglio.

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