IL NOSTRO TESORO? IL TURISMO, CHE FA RIMA CON TAFAZZISMO!

Siamo il Paese più sognato al mondo,ma il turismo ci rende solo 76 miliardi.Il rilancio del turismo da parte del Governo è certo un impegno utile.Le statistiche recenti di Confturismo e Cisef dicono che tra il 2001 e il 2015 gli arrivi in Italia sono aumentati del 50%,raggiungendo la soglia di 53 milioni,però è diminuita la permanenza media. I posti dove la permanenza  dei turisti è maggiore(perchè ci si torna più spesso) sono quelli della cosidetta ” Italia nascosta”:la Puglia è in testa alle classifiche delle mete,poi la provincia toscana,umbra,calabrese,piemontese. E in questi piccoli centri di provincia si delinea ancora di più il carattere che ci rende unici. Tuttavia nelle graduatorie mondiali dell’attratività arretriamo al 18 posto sia per debolezza e “vecchiezza” delle infrastrutture,sia per sfruttamento insensato delle coste. Il punto dolente riguarda la “materia prima” dell’appeal tursitico:secondi per le città d’arte e per la cutlura,al 25 posto per come trattiamo coste e natura. Il 71% del turismo si concentra in Lazio,Toscana,Veneto Lombardia e Trentino Alto-Adige,il 12,2% nel Mezzogiorno. Quatrro stranienri su 10 si dicono “per nulla o poco soddisfatti” dei nostri hotel a due stelle. I più scontenti sono giapponesi. Uno su tre si lamenta dei trasporti in genere e delle autostrade.

Come ci vedono gli stranieri? come i depositari di un patrimonio unico,di altissima qualità,dall’arte alla cucina,ma divisi,frazionati nelle politiche regionali e territoriali. I tedeschi nella ricerca GFK Eurisko si lamentano della scarsità di informazioni per musei e tutti,in generale,hanno da ridire sulla trasparenza dei prezzi.

C’è il rischio di debbellare l’italianite che ha infettato e reso immoratli migliaia di artisti, scrittori, musicisti. Bisogna ripartire dalla “passione”da quella suggestione che il nostro Paese continua ad esercitare,nonostante le troppe classifiche impietose.Bisogna mettersi a lavorare seriamente sul territorio e per il territorio. Su 20 regioni che dovevano dotarsi,col Ministero,di piani paesaggistici,soltanto due,Toscana e Puglia,lo hanno fatto,mancano all’appello tante regioni che si sono attivate per il referendum sulle trivelle.

Tra i primi dieci musei del mondo in ordine di frequenza non ce n’è nemmeno uno italiano.Qui da noi spesso sono chiusi,si fanno scioperi,non si promuovono. Qunado la nostra imbattibile capacità di farci del male,secondo il modello Tafazzi,sarà superata e sconfittà?

Pubblico e privati,la sinergia per vincere.Però prendiamo ad esempio Napoli:troppi Enti sono commissariati (Autorità portuale,Camera di Commercio,Ept,l’assessore al turismo regionale è stato nominato appena due mesi fa) e le diatribe politiche tolgono tempi preziosi alla pianificazione di progetti,idee e partnership.In tante zone mancano sicurezza e servizi  elementari,tassisti meno avidi e infrastrutture migliori.Il turismo è il nostro tesoro,con luci ed ombre.

 

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