RENZI E’ DISPONIBILE A TOGLIERE I CAPILISTA BLOCCATI.POVERI LAEDER DI PARTITI NON POSSONO PIU’ COSTRUIRE A TAVOLINO I GRUPPI PARLAMENTARI.

Importante apertura sulla legge elettorale, o è  solo una provocazione per stanare gli avversari? Ma le bocce restano ferme fino alle primarie . A Porta a Porta, su Raiuno, l’ex premier Matteo Renzi si è detto “assolutamente disponibile a togliere i capilista bloccati”, assecondando le richieste di parte delle opposizioni e dei suoi stessi avversari alle primarie dem Andrea Orlando e Michele Emiliano. “Io – ha affermato Renzi – sono disponibile al Mattarellum, all’Italicum, alla proposta dei Cinque Stelle, di Forza Italia, della Lega. Posso chiedere di fare loro la proposta? Noi l’abbiamo fatta e ce l’hanno bocciata. Visto che Grillo, Berlusconi, Salvini e la sinistra radicale hanno eletto il presidente della Commissione al Senato, ci facciano una proposta e noi la votiamo”.

Matteo Renzi continua a buttare la palla in campo, ma come aveva promesso dopo la sconfitta referendaria, l’ex premier sulle riforme non intende più dare le carte. Così l’apertura fatta a Porta a porta per l’eliminazione dei capilista bloccati per la legge elettorale sembra più una provocazione che non una linea politica del suo Pd. Ma se fosse vero? L’idea,formalmente, piace un po’ a tutti i partiti, con la sola eccezione di Forza Italia. E però subentrano diversi ordini di fattori, da considerare in un ragionamento sulle sorti del nuovo sistema di voto che si renderà necessario per tornare alle urne con un metodo omogeneo per la scelta di deputati e senatori (così come chiesto dal presidente della Repubblica Mattarella, all’indomani della seconda sentenza della Consulta,quella sull’Italicum). Sempre in merito all’Italicum, Renzi ha fatto riferimento anche agli interventi della Consulta che ha modificato profondamente la nuova legge elettorale eliminando il ballottaggio e la possibilità di scelta del collegio nel caso di candidature plurime, mantenendo invece il premio di maggioranza per il partito che prende almeno il 40% e, appunto, i capilista bloccati (ma scelti con sorteggio se eletti in più collegi). “Renzi non pensa di prendere il 41 per cento – le parole dell’ex premier a Porta a Porta -, ma di mettere un po’ di puntini sulle ‘i’. Hanno tolto il ballottaggio perché non c’è una soglia minima, e lì si può mettere la soglia. Ma il ballottaggio non funziona perché ci sono due Camere. Io ho fatto la mia battaglia e ho perso, ma adesso non venite a cercare me se c’è la palude”.

Diciamoci la verità:adesso la sfida di Renzi,con questa apertura, non è caccia al voto per le primarie del 30 aprile.Saranno contro Renzi,in concreto, su questa proposta,oltre ai laeder del PD e ai capibastone regionali,anche i laeder maximi degli altri partiti e partitini, che perdono la loro ragion d’essere. I capilista bloccati erano la parte che ragionevolmente piace di più ai leader di partito che così possono disegnare le liste a loro immagine, costruendo a tavolino la gran parte (per i non vincitori la totalità) del futuro gruppo parlamentare.

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