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Fase 2, il 62% degli italiani pensa che avrà bisogno di un supporto psicologico

Il 62% degli italiani pensa che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare il ritorno alla normalità, dopo i due mesi di lockdown per l’emergenza pandemica. Tale necessità in chi vive in coppia è doppia rispetto a chi vive in famiglia, e anche i single esprimono un bisogno di supporto psicologico superiore del 12% rispetto a chi vive in famiglia. Questi alcuni dei dati di un’indagine sulla popolazione italiana condotta dall’Istituto Piepoli per il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP).

Non solo la paura del contagio, dunque, ma anche le restrizioni e le preoccupazioni per il futuro. Ad oggi, 8 italiani su 10 ritengono che il ricorso allo psicologo possa aiutare a gestire questa fase 2 e vogliono che il sistema pubblico assicuri assistenza psicologica. Le donne e i giovani ritengono più degli uomini che serva uno psicologo per superare questo momento.

In particolare, ci sono dei luoghi “cardine” in cui la quasi totalità degli italiani richiede a gran voce la presenza di psicologi, e sono in particolare gli ospedali (90%), le strutture per anziani (87%), i servizi sociali (84%), in aiuto ai medici di famiglia e nell’assistenza domiciliare (79%), in aiuto agli studenti (73%), nei luoghi di lavoro (72%). Il 62% degli italiani pensa dunque che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare la normalità. Un numero molto elevato, considerando che nelle ricerche precedentemente svolte solo il 40% degli italiani dichiarava di essersi rivolto a uno psicologo per sé o per altri membri della propria famiglia.

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