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FIUME SARNO: 23 COMUNI CHIEDONO ALLE AUTORITA’ DI AVVIARE DEGLI INTERVENTI DI DISINQUINAMENTO DEL FIUME

Le bottiglie d’acqua tra contenuti cristallini e  altre con contenuto più torbido, altre ancora molto  scure. Tutte poggiate su un manifesto della Rete a difesa del fiume Sarno. Si è chiusa così, a Torre Annunziata (Napoli), nella zona di Rovigliano dove sfocia uno dei corsi d’acqua più inquinati al mondo, ovvero il fiume Sarno,  la manifestazione promossa per sensibilizzare le autorità preposte sulla necessità di avviare  a interventi radicali di disinquinamento del Sarno.
In tutto 23 i comuni coinvolti, quelli cioè attraversati dal fiume: si tratta di Angri, Bracigliano, Castellammare di Stabia, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino, Montoro, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Poggiomarino, Pompei, Raccapiemonte, San Giuseppe Vesuviano, San Marzano del Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Solofra, Sorrento, Striano e Torre Annunziata tra Napoletano, Salernitano e Avellinese.Il bacino del Sarno è a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Napoli. Un’area ricca di bellezze paesaggistiche: il Parco nazionale del Vesuvio, il Parco regionale del fiume Sarno, le aree circumvesuviane, i monti di Sarno e i monti Lattari. E, insieme ai torrenti Cavaiola e Solofrana, è considerato il fiume più inquinato d’Europa. Le cause sono molteplici: la presenza di scarichi industriali provenienti dalle aziende conciarie, agroalimentari e dagli scarichi urbani non depurati.

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