Economia e Welfare

Funicolare di Chiaia a rischio chiusura, Minieri (Radicali): “Ripensare i trasporti, i cittadini sono stremati”

L’annosa vicenda del trasporto pubblico locale a Napoli si arricchisce di un’ulteriore puntata. Da settembre potrebbe essere chiusa (per almeno nove mesi) la funicolare di Chiaia a causa della scadenza della manutenzione ventennale dell’impianto. Al Vomero i commercianti sono sul piede di guerra ed è già partita una raccolta firme (come raccontato al Mattino da Enzo Perrotta del Centro Commerciale Naturale Vomero- Arenella) atta a scongiurare la chiusura dell’importante infrastruttura e a chiedere una proroga della manutenzione ventennale. Dopo quella dello scorso anno sarebbe la seconda su quattro proroghe consentite, in attesa che la Regione e il Comune trovino una quadra.
Sul tema è intervenuto l’avvocato Raffaele Minieri, della direzione nazionale di Radicali Italiani, puntando l’indice contro la gestione di ANM e un’amministrazione comunale probabilmente distratta dalle polemiche sul debito di Palazzo San Giacomo: “Il rischio della chiusura della funicolare di Chiaia va scongiurato in tutti i modi” ha esordito Minieri che ha poi aggiunto: “La gesionte ANM è davvero preoccupante.
I cittadini risentono quotidianamente dei disagi del trasporto cittadino e mai come in questo caso emergono i danni che la cattiva gestione fa a chi lavora e produce ricchezza”. Radicali che dunque si schierano al fianco dei commercianti, intenti a raccogliere sottoscrizioni per evitare quella che hanno definito “una iattura”. Al tavolo si è infatti anche presentata la componente del comitato nazionale di Radicali Italiani, Sarah Meraviglia.
L’avvocato Minieri, che negli ultimi mesi ha coagulato un buon numero di militanti radicali sul territorio
napoletano e casertano, non ha mancato di collegare la crisi dei trasporti (che non si esaurisce alla
questione funicolare di Chiaia) alla polemica sul debito del Comune: “Il vero debito ingiusto è quello che
l’amministrazione scarica sui cittadini con le tasse a cui non corrispondono i servizi. Piuttosto che pensare ai realizzabili redditi di cittadinanza, sarebbe il caso di dare la possibilità a chi lavora di poterlo fare in modo decoroso”. Radicali Italiani sono già impegnati a Roma sul fronte trasporti pubblici con il referendum consultivo sull’Atac per la messa a gara del servizio e non è da escludere un’evoluzione simile anche a Napoli n futuro: “E’il momento di ripensare il sistema dei trasporti locali perché i cittadini sono stremati e non meritano che il loro lavoro venga mortificato in questo modo”, ha concluso Minieri.
Fabrizio Ferrante

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