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IL CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI APPROVA IL BILANCIO CONSOLIDATO RELATIVO ALL’ANNO 2016, CON 21 SI

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato con 21 sì il bilancio consolidato relativo al 2016.  Il si dunque al testo sul filo del rasoio grazie anche al voto dello stesso sindaco de Magistris. La consigliera del PD, Valeria Valente dichiara: “Oggi la giunta de Magistris ha imposto al Consiglio comunale una nuova mortificazione sottoponendogli un bilancio consolidato 2016 palesemente raffazzonato e inattendibile. Tecnicamente siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro: il bilancio consolidato dovrebbe essere la fotografia aggregata del bilancio del Comune e delle sue partecipate, ma la gran parte delle partecipate oggi non ha approvato i bilanci 2016 e non sono stati ancora definitivamente chiariti i rapporti finanziari reciproci Comune-partecipate. Con i bilanci di Anm e Abc ancora aperti, Abc non ha approvato neppure i bilanci 2014 e 2015, il valore delle cifre contenute in questo documento è prossimo allo zero”. Altre polemiche sono state  espresse anche da Mara Carfagna deputato e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia: “ “Bilancio consolidato del Comune di Napoli? È un atto di fede, non racconta la verità. Questo bilancio non contiene le informazioni necessarie per avere un quadro veritiero e corretto dell’amministrazione pubblica napoletana. Che credibilità ha un’amministrazione che solo sei mesi fa ha portato in Consiglio un piano di rilancio dell’Anm che poi, come noi avevamo previsto, si è rivelato inadeguato? Negli atti forniti al Consiglio si evincono solo i saldi non le procedure, non si vedono gli aggregati, i disallineamenti né le operazioni infragruppo. Inoltre, in assenza di inventario del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli,  possiamo solo affidarci ad una stima approssimativa di due miliardi e mezzo di euro e le partecipate non sono così capitalizzate da coprire 8 miliardi e mezzo di attivo, così come riportato dal consolidato. Dal consolidato invece si evincono bene due cose. Il debito nei confronti delle partecipate che è enorme: al 31 dicembre 2016 ammontava a 343 milioni di euro e non osiamo immaginare a che cifra sia arrivato ora e questo nonostante le anticipazioni di liquidità di cui ha potuto usufruire il Comune in questi anni. E il debito complessivo ammonta a 3 miliardi e 400 milioni di euro, una cifra mostruosa”. Stessa posizione espressa da Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) che dichiara: “il bilancio consolidato mostra che il Comune non sta gestendo se stesso e le partecipate e non ha  certezze sul reale stato patrimoniale dell’ente; non risulta per nulla  giustificato l’ottimismo dell’amministrazione; i rilievi partono dalla  relazione tecnica dei revisori, che hanno evidenziato ad esempio la  mancanza dell’inventario e la mancata appostazione di somme per i  contenziosi; sono insufficienti e non trasparenti i dati contenuti nel  consolidato e riguardanti la compensazione di debiti e crediti sia tra  Comune e partecipate – con veri e propri errori, ad esempio, sul saldo  tra Comune e ABC ? che tra le partecipate, l’indicazione del capitale  sociale di Napoli Holding,  la mancanza di dati certi sui crediti  vantati da Napoli Sociale in liquidazione, tutti questi sono elementi  che evidenziano scarsa responsabilità da parte dell’amministrazione  aggravando la situazione delle finanze comunali e l’accumularsi del  debito ai danni delle generazioni future”. Nella replica al dibattito, l’assessore Panini ha risposto  ribadendo la valenza tecnica dell’atto, ma da usare in chiave politica, in particolare per mettere in rilievo   il  consolidato del Gruppo Comune Napoli mostra una tenuta economica,  che il pubblico costa, sì, ma comporta valori economici e  sociali assolutamente importanti.

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