Approfondimenti

IL DIRITTO AD ESSERE INFORMATI ED RUOLO DEGLI OPERATORI DELL’INFORMAZIONE

Lo sviluppo delle nuove tecnologie ha determinato una vera propria rivoluzione nell’ambito del mondo dell’informazione. Oggi ci si ritrova davanti ad una vera e propria “bulimia informativa”, degli utenti che, difatti, non solo desiderano conoscere            gli aspetti più delicati delle vicende che suscitano l’interesse pubblico ma, soprattutto, desiderano essere posti al corrente il più velocemente possibile gli esiti delle “storie” che gli vengono raccontate.

Esiste un bisogno di raggiungere i colpevoli essenzialmente legato al bisogno sociale di sapere riaffermata la legalità, bisogno che i media sono chiamati ad interpretare seguendo gli ordinari strumenti di accertamento della responsabilità penale. Tali istanze di difesa sociale, infatti, non possono coincidere, in quanto a tempistica, con quelle proprie di un procedimento penale.

Quando è in discussione la responsabilità penale e quindi la libertà delle persone, infatti, esistono imprescindibili esigenze di garanzia dei soggetti coinvolti e, dunque, ogni approssimazione è da ritenersi semplicemente inammissibile. Ecco, dunque, come anche le istanze della informazione devono piegarsi ad un principio inderogabile, ovverosia quello della presunzione di non colpevolezza . Il dato veramente significativo e di cui tener conto, tuttavia, è che si tratta di un principio che non è rivolto – come pure potrebbe apparire – a soli “addetti ai lavori” ma, in un certo senso, a tutti i cittadini ed anche agli operatori del sistema dell’informazione

 

Potrebbe piacerti...