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“Il diritto alla salute e il trattamento sanitario obbligatorio”. Ciambriello: “L’indagine rappresenta un unicuum nel panorama nazionale”

Il 22 novembre si è svolto l’incontro pubblico per presentare i dati della ricerca sui ricoveri TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) in Campania, presso il Consiglio Regionale. Samuele Ciambriello, Garante delle persone private della libertà personale della Campania, ha esposto la sua introduzione in merito.

La tutela delle fasce più deboli della popolazione rappresenta il fulcro ineliminabile della funzione a cui sono preposto. Le condizioni dei cittadini sottoposti a TSO e il periodo di osservazione hanno richiamato la mia attenzione al punto da indurmi a commissionare all’organizzazione Psichiatria Democratica una ricerca”.

L’indagine rappresenta un unicuum nel panorama nazionale che mira a fotografare la situazione esistente a tutto il 2021″, afferma il Garante.

Ciambriello dichiara che alcune criticità riscontrate nel TSO riguardano “l’uso di sostanze, problematiche di sicurezza, condizioni di marginalità”.

Per questo è stata richiesta tale “analisi estremamente minuziosa” i cui risultati sono stati “ripartiti per Dipartimenti di Salute Mentale”.

I dati

Dichiara il Garante: “I soggetti sottoposti a ricovero in Campania nel 2021 ammontano a 2911, di cui ricoverati per TSO sono 596″.

I punti di forza evidenziati nella ricerca

“E’ possibile affermare la “solidità giuridica”. – afferma Ciambriello- Nessuno deve dimenticare di come e quanto fosse facile, prima della riforma psichiatrica (Legge 180/78), usare le procedure ed i percorsi psichiatrici in modo strumentale al fine di recludere, isolare, condannare ad un “sostanziale ergastolo” persone che, nella loro reale o presunta sofferenza psichiatrica, “davano fastidio”.

Grazie al coinvolgimento del Sindaco, di due sanitari e del Giudice di Sorveglianza, si cerca di “evitare o quanto meno ridurre al minimo possibili abusi”.

La rete di servizi territoriali si rivela una vera e propria risorsa “che ha soppiantato la vecchia logica detentiva dei manicomi”, luoghi di sofferenza ed esclusione, “così da dare modo alla sanità pubblica di approcciarsi alla sofferenza psichica con nuovi strumenti volti all’affermazione di processi inclusivi”, come afferma il Garante.

In conclusione, dichiara Ciambriello: “L’auspicio è che questa ricerca possa contribuire al mantenimento dei punti di forza e ad un miglioramento di quegli aspetti del TSO che hanno evidenziato criticità”.

“Possiamo, quindi, augurarci che il TSO continui ad essere circondato da tutti quelli che possiamo considerare dei baluardi a tutela del cittadino”.

Creare un team di sollecitatori alla politica su questo tema. Andiamo avanti, andiamo oltre”.

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