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IL PRESIDENTE DE GREGORIO:”EAV, firma transazioni, riapertura cantieri.Grazie a De Luca,ma nessun premio.”

EAV riapre i cantieri
10 transazioni che consentono di riaprire sette cantieri (dieci se consideriamo le stazioni), (dettagli nelle slides pubblicate sul sito EAV)
1. Il nodo interscambio Piscinola Scampia con la stazione di Melito.
2. La linea Piscinola Secondigliano con le stazioni di Miano e Regina Margherita.
3. La linea Secondigliano Di Vittorio
4. Circumflegrea: raddoppio tratto Pisani / Quarto
5. Infraflegrea (bretella tra cumana e circumflegrea, soccavo montesantangelo parco san paolo (nell’ambito del piano ex legge 887/84)
6. Infraflegrea (bretella tra cumana e circumflegrea, parco san paolo – terracina) (nell’ambito del piano ex legge 887/84)
7. Cumana – Nella tratta Dazio – Gerolomini si prevede lo spostamento dell’originaria sede ferroviaria totalmente in galleria . Raddoppio della linea.
Grazie a DE LUCA ma NESSUN PREMIO
Per arrivare a questi risultati vi è stato un lavoro lungo e difficile.
Le condizioni per l’accordo erano due. 1) Avere le risorse finanziarie 2) avere il coraggio di apporre una firma su questioni attenzionate presso ANAC, Corte dei conti, procura. Molto più comodo aspettare l’esito del giudizio che non firmare transazioni. Ma attendere vuol dire spendere di più e non dare risposte ai cittadini ed alle imprese.
Credo che oggi un amministratore di un’azienda a capitale pubblico opera in una sorta di campo minato, dove rischia di farsi male ad ogni passo. Per questo non capisco proprio chi parla di “premio” fatto dal Presidente De Luca per essergli stato vicino nella campagna elettorale. Questa polemica mi offende e mi mortifica, come uomo e come professionista. In cosa consisterebbe il premio ? Non certo nel compenso , francamente ridicolo. Chi parla di premio evidentemente pensa che chi si trova in un ruolo di responsabilità e di potere lo utilizza in modo occulto ed illecito, per costruire consensi elettorali o peggio per farsi pagare tangenti. Che messaggi che lanciamo ai giovani, tristi e miserevoli. Basta ipocrisia.
Io ringrazio il Presidente De Luca ancora una volta oggi per la fiducia riposta in me per assolvere un ruolo delicato, importante, anche prestigioso se volete. Ma non si tratta di un premio, ma di un incarico di fiducia, una sfida, una missione difficile affidatami e che viene svolta con spirito di servizio verso la collettività.
Il piano dei pagamenti
In data 30.12.2016 è stato formalizzata transazione tra Regione ed EAV . EAV ha incassato 591 milioni.
Con 591 milioni dovrà pagare circa 700 milioni di debiti, pagare le imposte e chiudere 500 contenziosi con soggetti terzi ed tentare di chiudere 1000 contenziosi con i dipendenti . Un lavoro enorme.
Il piano distingue debiti certi da debiti in contenzioso.
I debiti certi sono circa 430 milioni.
I debiti in contenzioso sono circa 270 milioni.
I debiti certi (rappresentati da fatture non contestate) saranno chiusi con un abbattimento fisso del 20 per cento della sorta capitale per tutti. E rinuncia totale ad interessi e spese.
I debiti in contenzioso saranno chiusi con un abbattimento della sorta capitale tra il 20 e 80 per cento.
Le pretese per i contenziosi sono pari ad oltre 650 milioni di euro. Molte pretese sono infondate in tutto o in parte. Noi pensiamo di chiudere queste pretese con 270 milioni.
I 591 milioni saranno destinati a:
banche 8 mil.
tributi 85 milioni (tra cui IVA, ires ed irap connesse alla transazione)
fornitori esercizio 200 milioni
fornitori investimenti 240 milioni
altri 58 (enti, dipendenti, evabus, altri)
Pagheremo circa 630 imprese e 120 professionisti.
Il piano si deve chiudere entro ottobre 2019 (quando scade la moratoria) ma noi pagheremo il 90 per cento dei debiti entro 12 mesi.
Con le prime 10 transazioni, di cui 4 firmate oggi, 2 già firmate nei giorni scorsi e le altre che firmeremo entro dieci giorni, paghiamo debiti in contenzioso per circa 140 milioni (di cui con fondi del piano art. 11 circa 120 milioni).
Il bilancio 2016 chiude in utile. Come prevediamo di chiudere in utile il 2017 ed il 2018. Il bilancio è completamente risanato. Abbiamo ereditato una società con 700 milioni di debiti e 10 milioni di capitale proprio, entro 18 mesi avremo una società con 100 milioni di debiti e 100 milioni di capitale proprio.

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