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Il terremoto del 5 dicembre 1456: una scossa di 7.1 e oltre 30 mila vittime

Una violenta scossa da 7.1 di magnitudo colpì l’Italia meridionale il 5 dicembre 1456, esattamente 563 anni fa. L’epicentro viene notoriamente indicato in Irpinia, anche se per ovvi motivi è quasi impossibile risalire al punto preciso. Dalle descrizioni dell’epoca, e dai danni subiti, pare certo che fosse proprio la provincia avellinese l’epicentro.  La scossa, che durò due minuti, scosse tutto il meridione con una violenza tale che fu avvertita anche in Sicilia e Toscana.

I morti furono oltre trentamila e le città vennero quasi tutte distrutte.

Lo storico Vincenzo Ciarlanti, quasi duecento anni dopo, nel suo Memorie Istoriche del Sannio descrisse così il terremoto:“ Nell’anno del Signore 1456, durante la quinta indizione, nella notte di Santa Barbara vergine nel mese di dicembre, alle ore undici della notte, vi fu un immane terremoto, così intenso che non si conserva memoria più antica e non si ha notizia che siano state subite cose simili da tutti gli abitanti in questo Regno di Sicilia sin dall’inizio del mondo.”

Secondo gli esperti, questo terremoto fu il più violento mai registrato in Italia nell’intero II millennio. Causò migliaia di morti e distrusse gran parte dei borghi del centro-meridione, alcuni dei quali non vennero mai più ricostruiti. Danni importanti anche a Napoli e Taranto.

Nella città partenopea la scossa causò il crollo del campanile della Basilica di Santa Chiara e il crollo della Chiesa di San Domenico Maggiore, oltre ad un maremoto nel Golfo.

Alla scossa principale seguirono numerosissime repliche, una delle quali (quella del 30 dicembre alle ore 16) ebbe un’intensità quasi pari a quella della scossa principale; tale replica finì col radere al suolo molti centri abitati già gravemente lesionati dalle scosse precedenti.

Questa lunga successione sismica devastò interamente 5 delle attuali 20 regioni italiane (Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Abruzzo) mentre altre 2 furono parzialmente danneggiate (Lazio e Calabria).

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