Approfondimenti

La comicità è made in sud, anzi in Arteteca

In attesa della prossima edizione di Made In Sud, Rai 2 ci propone una sorta di spin off, ovvero tre serate monografiche dedicate rispettivamente agli Arteteca, ai Ditelo voi e a Paolo Caiazzo. Made in sud è nata nel 2012 (ma in realtà già andava in onda dal 2008 su Comedy Central e su alcune tv campane) sulla falsariga di Zelig e Colorado, ovvero trasmissioni che adottano la formula del contenitore comico, una sequela di sketch e monologhi comici per oltre tre ore interrotte solo dagli interventi dei conduttori (a volte dei comici anche essi), da qualche intermezzo musicale (sempre più raro) e dalla pubblicità (immancabile). Una formula che ha avuto alterne fortune, se negli anni iniziali il pubblico ha premiato questo format con gli ascolti, negli anni successivi c’è stato un calo perché troppi monologhi e sketch che si susseguono all’infinito alla fine stancano il telespettatore: e sì, anche ridere troppo stanca, ecco perché trasmissioni come Zelig hanno chiuso i battenti definitivamente. Made in Sud e Colorado hanno invece resistito, anche se alcune dichiarazioni dello staff della trasmissione partenopea facevano pensare che l’edizione condotta da Gigi D’Alessio sarebbe stata l’ultima, evidentemente deve esserci stato un ripensamento dei dirigenti della rete perché anche se gli ascolti non sono sempre esaltanti sono comunque in linea con quelli della emittente. Condivisibile a nostro avviso creare queste serate d’onore dedicate a quei protagonisti che più degli altri sono in grado di affrontare un palcoscenico da soli per più di due ore, al contempo il telespettatore non si disorienta nel seguire una miriade di monologhi e sketch. La prima puntata, dedicata agli Arteteca, ovvero Enzo Luppariello e Monica Lima, coppia anche nella vita, è andata in onda il 2 settembre. Gli autori hanno comunque ritenuto di intervallare lo show con degli intermezzi musicali, a cura di Edoardo Bennato e Sergio Sylvestre, e con gli interventi dei conduttori di Made in Sud, ovvero Fatima Trotta (conduttrice della trasmissione fin dalla prima ora e ancora ingiustamente sottovalutata dallo show business) e Stefano De Martino, su cui la Rai ha deciso di puntare come nuovo volto televisivo (tra breve lo vedremo condurre Stasera tutto è possibile, trasmissione che fino a ora era stata condotta da Amadeus, il tempo ci dirà se è nata una nuova stella o se è stato sopravvalutato). La conduzione di questa prima puntata è stata affidata a Maurizio Casagrande, attore di grande tradizione teatrale che con la sua ironia e compostezza ha dato autorevolezza alla trasmissione, e del resto anche gli Arteteca hanno una formazione teatrale, Luppariello ad esempio agli esordi ha recitato dei testi di Eduardo de Filippo. In queste due ore di show gli Arteteca hanno dimostrato di essere maturi anche per una carriera indipendente dalla produzione di Made in Sud e d’altro canto hanno già girato tre film di cui due da protagonisti. Tra le altre cose, ma non vorremmo sembrare irriverenti, ricordano un po’ la coppia Vianello-Mondaini: anche loro coinvolgono gli spettatori nel loro ménage familiare, e lo fanno anche in maniera autentica perché spesso organizzano delle dirette video attraverso i loro social per cui i loro followers si sentono davvero coinvolti nelle loro faccende di vita quotidiana. Come già detto il 9 e il 16 settembre andranno in onda altre serate monografiche, ci auguriamo che proseguano questo tipo di esperimenti, anche se a discapito dello stesso Made in Sud, e che venga ripreso il format di Fatti unici, una sorta di piccole commedie teatrali interpretate da Paolo Caiazzo e da altri protagonisti di Made in Sud.

Raimondo E. Casaceli

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