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LA CONSULTA SI E’ ESPRESSA, NO AL REFERENDUM SULL’ART.18, SI’ A QUELLO PER I VOUCHER

La Corte costituzionale ha bocciato il referendum sull’art.18 promosso dalla Cgil, il referendum puntava ad abrogare le modifiche apportate dal Jobs Act allo Statuto dei lavoratori e a reintrodurre i limiti per i licenziamenti senza giusta causa. Via libera invece a quello su voucher e responsabilità solidale in materia di appalti. “Dalla Consulta sentenza politica, gradita ai poteri forti e al governo come quando bocciò il referendum sulla legge Fornero. Temendo una simile scelta anche sulla legge elettorale il prossimo 24 gennaio, preannunciamo un presidio a oltranza per il voto e la democrazia sotto la sede della Consulta a partire da domenica 22 gennaio” è il commento del leader della lega nord Matteo Salvini sul mancato referendum sull’art.18. Luigi di Majo, uno dei leadere del M5S, esprime invece la propria soddisfazione per il sì al referendum sui voucher: “sarà la spallata definitiva al Pd, a quel partito che ha massacrato i lavoratori più di qualunque altro e mentre lo faceva osava anche definirsi di sinistra! Potrebbe essere che provino ad indire elezioni politiche per bloccare il voto referendario. Vorrà dire che ci penserà il Governo del Movimento Cinque Stelle ad eliminare questa indecenza. In ogni caso, le loro folli scelte sulle politiche del lavoro sono spacciate”.

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