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MARADONA, IL PREZZO D’ASTA DELLA MAGLIETTA INDOSSATA DURANTE ARGENTINA-INGHILTERRA PARTIRÀ DA UN MILIONE DI EURO

Un po’ di mesi fa avevamo riportato la notizia che un-imprenditore-campano-mette-all’asta-la-maglia-di-maradona/. È bene a distanza di più di quattro mesi, quella maglietta, il quale fu indossata dal “pibe de oro” durante il match contro l’Inghilterra valido per i Quarti di finale del Mondiali di Messico ’86, verrà battuta all’asta a Tokio e il prezzo di partenza sarà di un milione di euro. Molti tifosi partenopei e del campione argentino ricorderanno quella partita soprattutto perché l’ex attaccante del Napoli mise in scena due dei suoi goal “più famosi” i quali sono tuttora impressi nella mente di tante generazioni, sia coloro che quel giorno erano spettatori sia impresse nella mente delle generazioni future. Ovviamente stiamo parlando del famoso goal che poi verrà soprannominato “La Mano de Dios” e  “Gli undici tocchi di Maradona”.  Il primo goal l’argentino lo realizzò nel corso del primo tempo dopo aver ricevuto un “assist” da un difensore inglese, all’interno dell’area di rigore superò il portiere avversario colpendo il pallone con un pugno; mentre il secondo, assolutamente un goal spettacolare da rivedere tantissime volte, lo realizzò nella ripresa partendo da centrocampo, e dopo aver dribblato diversi giocatori arrivò in area e realizzò il definitivo goal che permise all’albiceleste di passare il turno. Ma la maglietta indossata dall’argentino non è l’unico “oggetto dal valore inestimabile” che possiede Antonio Luise, questo è il nome dell’imprenditore napoletano. Infatti nella sua “personale collezione” ci sono anche cinquantotto magliette, sette paia di scarpette, due fasce da capitano, un pallone, ventitré pantaloncini e sei tute da allenamento. Tutti questi “oggetti” verranno esposti al ristorante “Bistrot Domizia’ di Castelvolturno (località in provincia di Caserta) il prossimo venerdì. Il locale manco a dirlo è di proprietà del padre dell’imprenditore partenopeo, Salvatore Luise. Chissà se poi decideranno di mettere all’asta anche quell’altro loro pezzo da collezione…

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