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Miranda:”La neonata Commissione dei Diritti Umani dell’Ordine degli avvocati di Napoli, intende diffondere la cultura della legalità”

Milena Miranda, avvocato napoletano ed esponente del Partito Democratico partenopeo, è una delle fautrici della nascita della Commissione dei Diritti Umani, voluta da Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. Linkabile.it, ha ascoltato in esclusiva il parere della Miranda, sulla neonata Commissione e sugli obiettivi che essa intende perseguire.

 

Avvocato Miranda, puó spiegarci come e perché nasce la Commissione Diritti Umani?
La neocostituita Commissione Diritti Umani del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli intende contribuire alla diffusione della cultura della legalità con particolare riferimento alla tutela dei diritti fondamentali della persona”.
Quali obiettivi intende perseguire
La commissione si prefigge di tutelare i diritti umani, non solo nelle sedi giudiziarie, ma in ogni contesto sociale ove sia necessario difendere le diversità e le discriminazioni al fine di assicurare il rispetto delle diverse culture e della libertà di espressione di tutti i cittadini”.
Quali iniziative concrete ha intrapreso o intende intraprendere nel breve periodo?

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani che coincide con la Giornata Europea degli Avvocati, che si celebrerà il prossimo 10 dicembre, la Commissione ha organizzato una tavola rotonda, che si terrà nella sala Arengario del Tribunale di Napoli, al CDN, aperto a tutta la cittadinanza, agli studenti, alle istituzioni sul territorio ed agli operatori del diritto, per confrontarsi sul tema della libertà di espressione e della sua tutela.
L’evento, patrocinato dal CNF, è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti Campania e con il CCBE, in questo particolare periodo storico che vede soffocare il diritto ad esprimere le proprie opinioni, il proprio credo religioso, i costumi e le culture dei popoli che, per scelta o per costrizione, si ritrovano a convivere e tollerare l’altrui pensiero”.

 

Quali azioni positive concrete intende mettere in atto la Commissione Diritti Umani?
“La Commissione crede fermamente che occorre attivare un servizio di informazione e di consulenza legale a disposizione di tutti i cittadini, per diffondere la cultura del rispetto e della tolleranza; senza questo tipo di informazione, i migranti, i senza fissa dimora, gli extracomunitari, non sono in grado di sapere e di capire quali sono i loro diritti e quali sono i loro doveri. La promozione dei diritti umani, a partire dalle scuole, specialmente quelle in cui convivono bambini e ragazzi di diverse culture e credo religioso, è fondamentale per arginare i fenomeni di violenza, di bullismo, di sopraffazione e di sessismo e di razzismo”.
Quindi l’informazione come punto di partenza per la comprensione e la tolleranza?

Sicuramente. E questo deve essere il ruolo dell’avvocato. Vogliamo far comprendere che l’avvocato è un alleato del debole, del diverso, del migrante. Ma vogliamo diffondere anche la cultura dell’apertura ai mondi diversi dal nostro. Non possiamo arroccarci sull’idea che chi arriva in casa nostra ha solo obblighi nei nostri confronti. Il rispetto deve essere reciproco e, l’incontro (mai scontro) deve essere coltivato come un occasione di arricchimento per ambedue le parti”.


Con questi presupposti, quali iniziative intraprenderà la Commissione su lungo termine?


“La Commissione Diritti Umani si occuperà di formazione sui delicati temi dei diritti umani che abbracciano in primo luogo il diritto alla vita ed alla dignità umana e sociale, il diritto alla libertà ed alla libera circolazione sul territorio, il diritto alla salute ed all’ambiente salubre, il diritto al rispetto della vita familiare e privata, il diritto alla scuola ed alle pari opportunità e via dicendo. Ne parleremo nell’ambito di un workshop nel corso del prossimo anno.
Ma vogliamo anche uscire dalle aule giudiziarie per promuovere il pieno godimento dei diritti umani da parte di tutti ed in ogni luogo. All’uopo intendiamo creare uno sportello con le municipalità per offrire gratuitamente la nostra professionalità a tutti coloro che non possono permettersi una consulenza legale a pagamento. Per questo scopo abbiamo chiesto al Comune di Napoli di formalizzare un protocollo per consulenza legale gratuita da offrire ai migranti, agli extracomunitari, ma anche a tutti coloro che, provenendo dall’area comunitaria europea, hanno bisogno di conoscere il nostro sistema giuridico ai fini di una migliore integrazione nella nostra società”.

Con quali partners o associazioni intendete collaborare?
Con ogni associazione presente sul territorio, non esclusivamente forense, ma anche con scuole, istituti, enti privati e pubblici, comunità, associazioni, organizzazioni no-profit, che invitiamo a contattarci, anche per la difesa dei minori, dei detenuti, dei tossicodipendenti, dei malati e delle minoranze etniche. Lo scopo è intervenire in ogni situazione di emarginazione e di disagio sociale, afferente ogni aspetto del diritto della persona e della dignità umana”.

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