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Mortaruolo: “Ho deciso di candidarmi perché credo sia giunto il momento di cambiare la Regione Campania”

 

“Ho deciso di candidarmi perché mai come in questo momento, ritengo sia giunta l’ora di cambiare radicalmente la Regione Campania, dando seguito così, alla scelte che il governo nazionale sta compiendo nell’ultimo periodo”. Così ha esordito Erasmo Mortaruolo, segretario della federazione provinciale del PD di Benevento, intervenendo telefonicamente alla trasmissione “Dentro i fatti”, condotta da Samuele Ciambriello su Radio Club 91. Intervista a tutto tondo, quella rilasciata dal giovane segretario sannita, candidato alle elezioni regionali del 31 maggio prossimo. Tanti i temi trattati, dalla ricerca alla innovazione, dal turismo alla ripresa economica delle aree interne, spesso e volentieri abbandonate al proprio destino nel corso di questi ultimi anni.

Erasmo, tu vieni da una esperienza territoriale nel tuo comune, Torrecuso. Consigliere di opposizione prima e vicesindaco poi. Radicamento territoriale e radicalità nelle scelte, da parte di Erasmo Mortaruolo…

 “Senza dubbio. La mia prima competizione elettorale l’ho persa, nel mio comune, e per cinque anni ho fatto il consigliere di opposizione. Nella scorsa tornata elettorale, invece, abbiamo vinto. Adesso, sono vicesindaco del mio paese, Torrecuso, noto ai più per la produzione del vino rosso Aglianico, una delle eccellenze che identificano il Sannio intero”.

 

IMG_4922Nel 2010 sei stato eletto segretario provinciale del Pd, subentrando al tuo amico, l’onorevole Umberto del Basso De Caro, che diciamo la verità, ti sta tirando la volata per questa campagna elettorale…

Assolutamente sì. Il sottosegretario De Caro, è uomo di governo ed in quest’ultimo anno ha fatto cose assai importanti per il Sannio, anche se per la verità, ha portato sempre avanti un certo tipo di politica. Spesso e volentieri, in mia compagnia e dell’intero gruppo dirigente del Partito Democratico sannita. Noi la campagna elettorale la facciamo, utilizzando i mezzi che Internet ci mette a disposizione, ma non disdegnando strette di mano e contatto diretto con le persone. La nostra filosofia, come federazione e come provincia di Benevento, ci identifica con il fatto che una stretta di mano, o un semplice sguardo d’intesa, vale molto di più di un mi piace su Facebook”.

 

Come tu ben sai, sono un docente di comunicazione. Il tuo slogan potrebbe essere questo: “Erasmo Mortaruolo, non va’ a porta a porta, ma va’ di porta in porta”. Cosa ne pensi?

“Mai slogan fu più azzeccato. Proprio di porta in porta, andiamo, perché per noi le persone, vengono prima delle cose”.

 

Ci illustri, nel dettaglio, quale dovrà essere la centralità del Sannio nella prossima programmazione del Consiglio Regionale?

“Dal prossimo primo giugno, il Sannio dovrà candidarsi ad essere la provincia dell’eccellenza e delle sperimentazioni, sulla base delle vocazioni territoriali che già esistono e che già sono consolidate, grazie anche a tutto ciò che identifica il Sannio stesso. Bisognerà lavorare in sinergia con il mondo dell’Università e della ricerca. Bisognerà aprirsi al mondo dei giovani imprenditori, creando così nuove opportunità grazie ad incubatori di impresa. Sinergie molto strette, dunque, per sperimentare di continuo, idee ed innovazioni. Bisogna che il Sannio ritorni ad essere la provincia che sulla tradizione e nella tradizione, fa innovazione, e traguarda così l’area interna in un nuovo contesto regionale, per poi posizionarci come Sannio, nella giusta vetrina e direzione, quella che meritiamo”.

 

Nella provincia di Benevento, tanti nomi vecchi e notabili della politica, si ricandidano. In cosa consiste la novità della candidatura di Erasmo Mortaruolo?

“Non so se è una novità la mia candidatura. Io ho svolto il ruolo di segretario di una federazione che nel corso degli ultimi anni, ha ottenuto una serie di importanti vittorie elettorali. Lo dico con molto rispetto verso chi si è candidato nuovamente e verso coloro i quali siedono ancora tra i banchi della maggioranza in seno al consiglio regionale: parto da un presupposto, e cioè che non posso più delegare il mio futuro nelle mani di chi, anche per ovvie ragioni anagrafiche, non conoscerà il futuro dei miei figli. Credo che sia giunto il momento, che una nuova classe dirigente, si assuma la responsabilità di un ruolo guida nella propria terra. Il momento è propizio, e ritengo che assieme a Vincenzo De Luca, noi riusciremo a cambiare la Campania ed il Sannio, così come il governo Renzi sta provando a cambiare l’Italia”.

 

Chi pensa al Sannio, senza dubbio, pensa alle bellezze architettoniche, ma anche alle bellezze agricole ed a tutti gli interessi positivi, che ruotano attorno a questo settore. Come fare, a tuo giudizio, a ripartire dall’agricoltura nei nostri territori?

“Nei tanti comuni della provincia sannita che sto visitando, sto ribadendo che è possibile far ripartire il settore dell’agricoltura. Basta spingere forte sull’acceleratore per la creazione di cooperative agricole formate da giovani, sfruttando quei beni demaniali che al momento, non hanno una destinazione d’uso. Bisogna però che si faccia una agricoltura di tipo sociale, creando nuovi posti di lavoro. Solo così possiamo far ripartire veramente un settore in grave difficoltà. Il futuro possiamo costruirlo da domani mattina e lo dico da amministratore, ben consapevole di tutti i vincoli di bilancio a cui siamo legati nei piccoli comuni. La riscossa può partire solo se si cerca di amministrare in maniera adeguata, le cose di cui disponiamo. Oggi per fare politica, bisogna reinventarsi “facilitatori istituzionali”. Non dobbiamo sempre aspettare che le soluzioni ai problemi, vengano calate dall’alto. Il più delle volte, le soluzioni, dobbiamo trovarle in casa nostra. Solo così, possiamo realmente cambiare la Regione  Campania”.

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