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Moviola, Napoli-Spezia: Mariani, si discute il rigore

 Ecco tutti gli episodi da moviola della 16.a giornata di Serie A, partita per partita.

MILAN-JUVENTUS 1-3
Una pessima figura, per tutti. Per chi ha scelto per questa gara un arbitro che non dirigeva in A dal 28 novembre scorso, complici problemi fisici; per Irrati, che non ha avuto metro uniforme ed è stato insufficiente tecnicamente e disciplinarmente (Theo Hernandez perdonato due volte nel primo tempo; Bentancur graziato dal secondo giallo; Danilo ammonito per aver… preso il pallone); per Orsato, perché quello di Calhanoglu su Rabiot è un chiaro ed evidente errore e sarebbe l’ora di smettere di nascondersi dietro il dito del protocollo. 12, «Guida pratica», casi 4 e 6).

DA ROSSO
Dopo aver graziato Theo Hernandez (piede alto sulla gamba; ginocchio dietro la schiena), Irrati grazia pure Bentancur: già ammonito, entra in ritardo su Castillejo, poi ci pensa Pirlo a toglierlo.

DUBBIO
Intervento di Rabiot su Brahim Diaz: tecnicamente, da rigore (gamba davanti) ma in una serata disastrosa come questa…

ANNULLARE
Da annullare la rete del momentaneo 1-1 di Calabria: sulla trequarti, Calhanoglu entra su Rabiot, l’arbitro lascia giocare, inizia l’App (attacking possession phase) che porta al gol di Calabria. Orsato al Var tace, ma questo è un «chiaro ed evidente errore»: perché se è vero che non si può correggere una “valutazione” fatta in campo dall’arbitro, quando un arbitro valuta male commette sempre un errore… in questo caso, chiaro ed evidente. Fra l’altro, lo dice anche il Regolamento (Regola 12, «Guida pratica», casi 4 e 6).

DA ROSSO
Dopo aver graziato Theo Hernandez (piede alto sulla gamba; ginocchio dietro la schiena), Irrati grazia pure Bentancur: già ammonito, entra in ritardo su Castillejo, poi ci pensa Pirlo a toglierlo.

DUBBIO
Intervento di Rabiot su Brahim Diaz: tecnicamente, da rigore (gamba davanti) ma in una serata disastrosa come questa…

SAMPDORIA-INTER 2-1
Tre OFR costarono, a Gavillucci, la carriera (fu una scusa, i motivi erano altri). Ieri Valeri, che in questa stagione che fra poco più d’un mese porterà alla elezioni dell’AIA ha rischiato “l’internazionale”, ha eguagliato l’ex collega: tre OFR, tutte decisive. E se in un caso (mano di Thorsby) neanche i giocatori se n’erano accorti, negli altri due casi avrebbe potuto vedere lui.

RIGORE/1
Sull’angolo per l’Inter, in area Thorsby ha il braccio destro largo, così largo che anche un mancato intervento davanti a lui non può salvarlo: nessuno se ne avvede, Chiffi sì (ma se facesse sempre il VAR?). Corretto il rigore.

NO RIGORE
Tiro di Jankto, braccio destro “opposto” al tiro largo di Lautaro Martinez: «Per me è dentro» dice Valeri e il fatto che fosse a poca distanza, ben posizionato anche rispetto alla riga dell’area di rigore non lasciava dubbi. Meno male che Chiffi al VAR….

RIGORE/2
Colpo di testa di Tonelli, Barella ha la mano sinistra alta, ben sopra la spalla: in questi casi è sempre rigore.

CROTONE-ROMA 1-3
Gestione in sicurezza per Marco voto Piccinini, alla quinta 6,5 partita in A della carriera, la seconda ravvicinata (sosta permettendo) dopo lo stop seguente a Inter-Parma. Soglia del fallo abbastanza alta (anche se alla fine arriva a fischiarne 32), cinque i cartellini gialli, prestazione senza sbavature che incidono sul match. Giudica corretto il contatto Cristante-Simy, il rigore concesso non è in discussione (semmai il provvedimento disciplinare).

REGOLARE
Regolare la rete dello 0-2, realizzata da Borja Mayoral: il Crotone aveva protestato, lamentando un presunto fallo ad inizio azione. Tutto nasce, infatti, da un recupero di Cristante ai danni di Simy, l’arbitro di Forlì vede bene visto che è l’attaccante del Crotone che ha uno strano controllo del pallone (sembra quasi saltarci sopra) e poi per riprendere l’equilibrio appoggia per primo la mano sinistra sul petto dell’avversario.

ZERO DUBBI
Nessun dubbio sul rigore assegnato alla Roma: Golemic atterra nettamente Borja Mayoral che stava per ricevere il cross di Karsdorp. Ci può stare anche il cartellino giallo, la discussione se fosse o meno chiara occasione da gol è aperta, certo è che l’attaccante spagnolo avrebbe potuto battere a rete.

NAPOLI-SPEZIA 1-2
C’è da discutere, non poco, sul rigore assegnato allo Spezia: leggerino, anzichenò, soprattutto per certi parametri (non quello di Abisso di ieri, però, all’Olimpico di Roma). Ma il tocco c’è, l’ingenuità di Fabian Ruiz si paga e non c’è appello, neanche col VAR. E così, non si può dire che Mariani abbia sbagliato la partita, il rosso (due gialli) per Ismajli ci sta, il dubbio sul tocco di braccio (sinistro) sempre di Ismajli lo risolve la dinamica dell’azione (ma che brividi).

DUBBIO
Tiro di Insigne, Ismajli si sta rialzando ed ha il braccio sinistro a terra (quello d’appoggio) che si solleva con il corpo, il pallone finisce proprio lì. Braccio largo, larghissimo, punibile se non fosse nella… dinamica, però lo Spezia ha rischiato moltissimo.

RIGORINO
Fabian Ruiz interviene da dietro su Pobega, c’è un contatto col ginocchio sinistro, non sembra clamoroso (tanto che Pobega resta inizialmente in piedi), poi però il centrocampista va giù. Tanto basta per Mariani.

ROSSO
Gomito dietro la nuca di Ismajli su Petagna, basta e avanza per il giallo (secondo).

LAZIO-FIORENTINA 2-1
Assolutamente non sufficiente la partita di Abisso: l’errore che commette sul rigore assegnato alla Fiorentina è, nel migliore dei casi, da dilettanti. Non aveva iniziato male, giudicando correttamente sul gol di Caicedo. Decisivo il VAR (Maresca) sulla rete annullata ad Immobile. Ma le conseguenze di quello che definire un “rigorino” (per usare la classificazione dell’ex talent scout, Mattei) sarebbe generoso, potevano essere decisive. I suoi numeri: 22 falli e 4 gialli.

MAI RIGORE
Hoedt su Vlahovic: c’è una trattenuta ad inizio area di rigore, poi i due tornano a contatto sul dischetto del rigore, il disturbo del biancoceleste è più evidente che sostanziale, tanto che la punta viola riesce a concludere, addirittura di tacco, restando in piedi e ben coordinato. Un errore pensare anche solo di darlo, il rigore. Adesso, la coerenza vorrebbe vedere 12 penalty a partita…

REGOLARE
Ok il gol di Caicedo: non c’è fallo di Lazzari su Biraghi quando salta di testa.

OFFSIDE
Servizio di Luis Alberto per Immobile, che segna: offside, oltre d’un pelo rispetto a Martinez Quarta.

CAGLIARI-BENEVENTO 1-2
Partita da brivido per Abbattista, al di là degli episodi specifici (aiuto inadeguato da Calvarese). Vede bene sul gol annullato a Pavoletti, sul rigore tolto c’è un concorso di colpa con il VAR, non vede un penalty su Joao Pedro. La chiude con 30 falli, un rosso e 7 gialli.

DA ANNULLARE
Vero, Pavoletti anticipa l’uscita di Montipò ma, nel farlo, allunga il braccio sinistro che finisce proprio sulle braccia del portiere giallorosso.

SI/NO RIGORE
Uscita di Cragno su Lapadula: rigore per Abbattista, poi arriva la chiamar dal VOR. Il portiere tocca il pallone appena prima di travolgere Lapadula (che non fa moltissimo per saltare l’avversario), con il pallone che resta lì. Basta per rendere tutto un chiaro errore?

NETTO
Netto il pestone di Improta sul Joao Pedro. Calvarese ha usato il microscopio su Lapadula, e qui?

ROSSO
«Bravo, bravo», forse con l’aggiunta di qualcosina di più… colorito, nonostante l’invito a «stare calmo». Nessun dubbio sul rosso a Nandez, a patto che lo facciano tutti.

BOLOGNA-UDINESE 2-2
Una partita “aggrovigliata” per il giovane Giovanni Ayroldi, figlio e nipote d’arte, alla quinta in serie A. Non tutto fila liscio, al di là degli episodi. Nel complesso, quello che viene considerato fra le migliori giovani leve convince poco, anche da un punto di vista disciplinare, soprattutto nel finale di partita. Fischia 29 falli, un rosso e ben 7 gialli ma almeno uno, quello di Samir, poteva essere rosso (a martello su Orsolini).

DA ROSSO
Samir cerca il pallone su Orsolini, allunga la gamba sinistra sul collo del piede sinistro di Orsolini: Ayroldi fa giallo, ma l’intervento è brutto, pericoloso, poteva starci il rosso. Rosso che invece arriva per Svanberg: già ammonito nel primo tempo (sul gol di Pereyra), commette un’ingenuità ad inizio ripresa: l’intervento ai danni di Nestorovski è nettamente in ritardo.

NON PUNIBILE
Per la cronaca: sulla rete realizzata da Tomiyasu, da notare come al momento del cross di Orsolini ci sia Danilo in evidente posizione di fuorigioco, non punibile però perché non interferisce né con il gioco, né con gli avversari.

ATALANTA-PARMA 3-0
Partita non difficile per Sacchi, alla suaquinta stagionale in serie A. Nulla di particolarmente complicato, non ci sono episodi specifici nelle due aree, i problemi più grossi sembra averli ad inizio partita con il collegamento audio con la sua squadra. I suoi numeri parlano di 16 falli fischiati e 2 cartellini gialli, il che dà l’esatta radiografia di che tipo di partita sia stata.

REGOLARE
Il silente check con il VAR (Guida) certifica che il gol di Muriel dell’1-0 è regolare: sul passaggio di Ilicic, ilo colombiano è tenuto in gioco dal tacco destro di Bruno Alves.

SCOLASTICO
Due ammoniti, come detto, entrambi molto scolastici: il primo è Cyprien per un fallo su Pessina, il secondo per lo stesso Pessina, che ferma una ripartenza di Giuseppe Pezzella.

 

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