Qui ed ora

Napoli, bufala della chiamata in guerra: il Comune smentisce tutto

Sta scatenando il panico inutilmente l’avviso che il sito del Comune di Napoli ha pubblicato per  l’iscrizione nelle liste di leva per i nati nel 2003. Ogni anno, infatti, questo avviso viene pubblicato sul sito del Comune di Napoli perché anche se dal 2005 la chiamata al servizio obbligatorio di leva è stata sospesa in Italia, nel caso in cui il Paese entrasse in guerra , ovviamente tale sospensione sarebbe revocata. 

Naturalmente si tratta di uno scenario molto distante dalla realtà anche se gli scenari della guerra in Iran sta scatenando il panico tra i genitori. Si tratta di preoccupazioni insensate che non hanno motivo di  esistere. Dunque vogliamo precisare che la
 situazione difficile tra America ed Iran non c’entra nulla con l’avviso diffuso dal comune di Napoli. 

L’avviso dei servizi demografici apparso in queste ore non è altro che il consueto avviso pubblicato da decenni in tutti i comuni Italiani, ogni 1 gennaio dell’anno. Tale avviso “semplicemente” notifica l’aggiornamento delle liste di leva in tutti i Comuni italiani, soprattutto per coloro che hanno raggiunto il 18esimo anno d’età. Non vi è quindi alcuna “chiamata alle armi” o ritorno al servizio di leva; tra l’altro Napoli è città di pace; le liste furono previste in occasione della sospensione del servizio militare obbligatorio di leva e quindi ritenute utili solo qualora si dovessero verificare condizioni particolarmente urgenti ed eccezionali tali da dover richiamare cittadini in età compresa tra i 18 e i 45 anni. Non stiamo in guerra.Ovviamente non c’e’ alcun nesso tra il consuetudinario avviso del 1 gennaio – che tutti i Comuni emanano – ed i fatti accaduti in questi giorni in Iran“. ha affermato in una nota l’assessore ai servizi demografici Rosaria Galiero.

Potrebbe piacerti...