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NAPOLI, TORNANO IN CARCERE I FRATELLI ESPOSITO ACCUSATI DI ESSERE PRESTATOMI DEL CLAN CONTINI E SARNO

Tornano in carcere tre noti imprenditori napoletani che da anni lavorano nel settore della commercializzazione e distribuzione in ambito Nazionale e locale. i tre I fratelli arrestati sono Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito, tutti accusati di intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare le attività dei clan Contini e Sarno. Questo è quanto emerso dall’indagine coordinata dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) diretto dal vice questore
Giuseppe Linares, quest’ultimo sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal  gip del Tribunale di Napoli  nei confronti dei tre indagati.

Ordinanza di misura cautelare anche per due mogli di due degli imprenditori e un terzo indagato, ritenuto prestanome. I tre fratelli inoltre sono noti per la loro vita notturna e frenetica in giro per l’italia, ma sopratutto nel frequentare diversi giocatori del calcio Napoli. Infatti qualche settimana fa, in uno dei locali appartenente agli stessi, si era svolta l’addio al Napoli del portiere spagnolo Pepe Reina come rivela uno degli investigatori. Inoltre i tre sono legati da rapporti di parentela con alcuni esponenti del clan Contini e Sarno.

In queste ore è in corso un sequestro di numerose attività commerciali, un bar-ristorante in zona Chiaia, un’agenzia di scommesse in piazza Mercato e la nota discoteca, “Club Partenopeo”, luogo dove appunto si è svolta la festa di addio del portiere spagnolo del club azzurro. Secondo l’accusa, lo stesso locale appartenga agli stessi fratelli Esposito e non a Diego La Monica loro prestanome arrestato oggi.

Mentre ai domiciliari vanno Teresa Esposito e Carmela Russo, come già detto sono due delle mogli dei tre imprenditori arrestati il quale ritornano in carcere a distanza di un anno da quando, nello scorso giugno, da una precedente ordinanza, sull’onda d’urto delle accuse del pentito del clan Mazzarella Salvatore Maggio Meno ha spinto il Gip a una precedente e controversa ordinanza cautelare, poi annullata in sede di Riesame.

 

 

 

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