Economia e Welfare

Operatore per la valorizzazione e la pastorale dei beni culturali del Mediterraneo: per la prima volta un corso dedicato

Al via in autunno alla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli  un corso di operatore per la valorizzazione e la pastorale dei beni culturali del Mediterraneo.

L’“Operatore per la valorizzazione e la pastorale dei beni culturali del Mediterraneo” è una nuova figura di impegno culturale e pastorale che la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli, sezione San Luigi, intende proporre e definire per il prossimo anno accademico, il dodicesimo di una realtà formativa ormai di respiro internazionale. D’altronde il Mediterraneo è stato individuato come tema specifico del biennio 2017/2018 e 2018/2019. Da sempre crocevia di culture e religioni, il Mediterraneo vive oggi un difficile momento storico, segnato da drammatici conflitti e profonde tensioni (che non escludono quelle di carattere religioso), connessi con le forti instabilità politico-sociali di alcuni suoi territori, con i diffusi fenomeni migratori, con la dissimmetrica distribuzione delle risorse e le differenti condizioni di vita.

“Nel bacino del Mediterraneo s’incontrano e scontrano la civiltà mediorientale e africana e quella occidentale che, pur se segnate da profonde diversità, sono caratterizzate da una straordinaria e spesso convergente ricchezza di tradizioni culturali, di civiltà, credi, testimonianze artistiche, etc.”, spiega il direttore della Scuola, Pino Di Luccio S.J., decano della sezione San Luigi della Pontificia Facoltà.

È muovendo da queste risorse, e in particolare dalle espressioni artistiche, nella molteplicità delle sue espressioni, – aggiunge il condirettore Giorgio Agnisola – che si vuole intraprendere un percorso di formazione che abbia come obiettivo specifico lo studio in una prospettiva teologica delle risorse artistiche e culturali del Mediterraneo, sullo sfondo della storia delle civiltà e delle identità religiose di ieri e di oggi, così da creare competenze e sensibilità nuove in una Chiesa, soprattutto locale, concretamente e consapevolmente aperta alla cultura del dialogo”.

Sul sito della Scuola (www.scuolaarteteologia.it) è leggibile l’intero programma (le lezioni si svolgeranno a Napoli nella sede di viale Sant’Ignazio di Loyola 51) ed è possibile formalizzare l’iscrizione tramite istanze online.

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