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PARIOTA: “ROGER FEDERER, IL GIGANTE DELLA RACCHETTA, NON E’ SOLO UN CAMPIONE, E’ QUALCOSA IN PIU’.”

E sono venti. Venti titoli del Grande Slam collezionati in 15 anni di straordinaria carriera da colui che è considerato il più forte tennista di tutti i tempi.

Il 37enne Roger Federer è ormai leggenda. Il suo tennis elegante, leggero, spettacolare, divertente, raffinato, è l’esatta contrapposizione a quello fisico e logorante dei nostri tempi. I suoi colpi di controbalzo ad anticipare e spiazzare l’avversario sono vere e proprie chicche tirate fuori all’occorrenza dal suo immenso armamentario tecnico.

Roger, l’elvetico, non è solo un campione, è qualcosa di più. E’ l’emblema della pervicacia, della concentrazione, dell’estetica applicate al tennis. E’ la rappresentazione plastica di ciò che l’umano può raggiungere quando convinzione e consapevolezza delle proprie forze si trasfondono in un lavoro metodico ed estenuante, che alla fine ripaga dei sacrifici, delle rinunce e degli infortuni (l’ultimo nel 2016, in casa, lo ha tenuto fuori dai campi per sei mesi).

Federer è un esempio per tutti i giovanissimi che nello sport continuano a respirare l’aria pulita intrisa di valori saldi e intramontabili.

La recente vittoria all’Australian Open 2018 è un po’ l’espressione di tutto ciò. Il pianto liberatorio – a fine match – di questo gigante della racchetta, lo ha pubblicamente dimostrato. Per la delizia di tutti noi.

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