Approfondimenti

Plastic free: ecco come utilizzare meno plastica anche in casa

Il problema della plastica è più grande e importante di quanto si creda e ridurne lo spreco è sempre più imprescindibile. Ecco alcune buone abitudini secondo Vanity Fair da mettere in pratica tra le quattro mura.

La plastica è uno dei materiali più inquinanti per il nostro pianeta. É stato il materiale preferito dall’industria nel secolo scorso per la sua flessibilità ed economicità e per questo è stato prodotto in modo massiccio.

Oggi inonda il nostro pianeta, i nostri supermercati, i nostri oceani e le nostre case. Ci sono studi che assicurano che dagli anni ’50 ci sono stati più di 9 miliardi di tonnellate di plastica, un dato allarmante se si tiene conto che almeno 7 miliardi di quella produzione sono diventati spazzatura.

Sono di plastica moltissimi oggetti di uso comune, ma anche quando si parla di cibo veniamo a contatto con polimeri plastici: beviamo acqua e altre bevande da bottiglie di plastica, acquistiamo alimenti confezionati in involucri di plastica o vassoi di polistirolo, pesiamo frutta e verdura con un guanto di plastica e riponiamo il tutto in sacchetti spesso di plastica.

La plastica è così presente nella nostra vita che spesso non ci accorgiamo di quanta ne consumiamo. Per avere un’idea basta fare un esperimento: per una settimana conservate tutta la plastica con cui venite a contatto – bottiglie, imballaggi del cibo che consumate oppure dei prodotti che acquistate – e vi stupirete voi stessi.

Volete sapere una cosa che vi sconvolgerà ancora di più? Secondo i dati del Rapporto Coop 2019, ingeriamo in media tutte le settimane l’equivalente in plastica di una carta di credito, ovvero 5 grammi. Come? In netta maggioranza attraverso le microplastiche contenute nelle bottiglie d’acqua, ma in misura minore anche in prodotti come cozze e sale marino.

Come vivere, quindi, con meno plastica? Se lo chiedono in molti. A volte pensiamo di non poter fare nulla nella nostra quotidianità, ma è un errore: singolarmente, possiamo far parte di un grande cambiamento. Ogni singola azione ha un impatto e può influenzare altre singole azioni, per cui la prima cosa importante da fare, oltre a trasformare le nostre abitudini, è quella di convincere le persone che ci stanno accanto a fare la stessa cosa.

Ed è proprio quello che è successo con Plastic Free July, un’idea di Rebecca Prince-Ruiz, che ha tentato di immaginare un mondo senza questo materiale inquinante, e ha coinvolto un gruppo di persone in una sfida che prevedesse la drastica riduzione della plastica usa-e-getta nei propri consumi. Oggi, a distanza di otto anni, Plastic Free July è diventata una Fondazione, e coinvolge milioni di partecipanti in più di 150 paesi di tutto il mondo.

Limitare l’uso di questo materiale, quindi, non solo si può, ma si deve se si ha a cuore la nostra salute e quella del nostro pianeta.

Potrebbe piacerti...