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Presentazione del nuovo libro di Samuele Ciambriello: “Caro prof ti scrivo… Gli adolescenti scrivono al docente di religione”

Mercoledì 14 Novembre 2018 alle ore 16.00 presso il salone Nassiriya – Consiglio Regionale Centro Direzionale Isola F13 – Napoli, ci sarà la presentazione del libro “Caro prof ti scrivo… Gli adolescenti scrivono al docente di religione”, scritto da Samuele Ciambriello e Giuseppe Ventura, i quali saranno presenti all’evento.

Alla presentazione interverranno: il prof. Vincenzo Cappello, presidente AREC, la prof.ssa Paola Serra, liceo Durante (Frattamaggiore), l’On. Michele Viscardi, coordinamento Ex Parlamentari della Campania, il prof. Francesco Pisano, Itis Levi-Montalcini (Quarto), l’Avv. Carmine Iodice, V. Presidente AREC. Modererà l’incontro la giornalista Ilaria Urbani, mentre le conclusioni spetteranno a On. Antonio Marciano, Consigliere Questore.

Un foglio, una penna, una classe; degli alunni, un docente ed un blogger. Mettendo insieme questi elementi, si ottengono gli ingredienti ottimali di un’idea vincente: Samuele Ciambriello, docente di religione per quattro anni in diversi istituti dell’area metropolitana napoletana, (Arzano, Afragola e Napoli) chiede ai propri alunni di trasferire nero su bianco le proprie emozioni, discutendo temi vitali quali l’Amicizia, il Senso della Vita, la Musica, la Chiesa, la Felicità, il Futuro e permettendo così agli adolescenti di confrontarsi con i sogni, i pensieri, le paure, le incertezze tipici di un’età in cui la vita appare come “un magma incandescente da maneggiare con cura”. Solitamente i ragazzi di oggi considerano l’ora di religione “un’ora d’aria” dal susseguirsi incessante di compiti, interrogazioni, problemi; uno spazio vuoto in cui poter respirare un po’ di libertà. Ciambriello, anche docente universitario e scrittore, reiventa e colma questo spazio impiegando tecniche e strumenti di mediazione tanto semplici quanto insoliti, quali il tema in classe, attraverso cui affidare quelle che sono vere e proprie “confessioni”, ed affidarsi. Destreggiandosi con semplicità espressiva e spontaneità narrativa nei meandri delle parole, e della vita, questi giovani si improvvisano capitani di una nave che si muove con coraggio in un mare agitato, tra le onde del passato, del presente e del futuro, accompagnati nel viaggio da un docente entusiasta e dal giovane Giuseppe Ventura, che riflettono insieme sui giovani, per i giovani. Si tratta di un viaggio difficile ma affascinante, dal quale sarà interessante e piacevole farsi trasportare, come il profumo del lievito del pane, come qualcosa che sa di ricordi, che sa di buono.

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