Economia e Welfare

Quirinale: centrodestra pensa a una terna. Sponda Renzi-Letta sul no a Frattini

Al via nell’Aula di Montecitorio la seconda votazione del Parlamento seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica.

Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati.
Il quorum richiesto è di due terzi dei componenti del Collegio.

Dopo le 672 schede bianche della prima chiama, si annuncia al buio anche la seconda votazione per la presidenza della Repubblica. In attesa che inizi il vertice del centrodestra, i leader della coalizione provano a definire una rosa dei nomi da presentate al resto dei partiti. L’idea è quella di arrivare ad una terna ed al momento i nomi sarebbero quello dell’attuale presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati dell’ex magistrato Carlo Nordio e dell’ex presidente di palazzo Madama Marcello Pera.

Sono assolutamente fiducioso e soddisfatto“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini uscendo da Montecitorio.  “Spero di chiudere entro questa settimana con soddisfazione di tutti o di tanti sul Quirinale, poi il governo corre, corre“, ha aggiunto.  “Draghi è a Chigi e lavora bene a Chigi“. Così il leader della Lega, ha replicato inoltre a chi gli chiedeva se il premier sia nella rosa dei nomi proposti dal centrodestra per il Quirinale.

Dopo la fumata nera di ieri si prevede, è difficile, dunque, ipotizzare che una soluzuone arrivi oggi con i partiti schieratio sui due versanti opposti. Slitta alle 17.15 il vertice di M5s, Pd e Leu che era previsto alle 15. I leader dei tre partiti, a quanto si apprende, valuteranno di presentare una rosa di candidati per il Quirinale. La decisione sarà assunta anche alla luce dell’esito del vertice di centrodestra.

Matteo Salvini è al lavoro su più tavoli. C’è il dialogo avviato con Enrico Letta, innanzitutto su Draghi. Il muro per ora non si infrange, secondo diverse fonti Dem, arrivare a un’intesa è difficilissimo. C’è un canale “gialloverde” con Giuseppe Conte, che più di lui frena sull’elezione del premier al Colle, che sembra portare all’identikit di Elisabetta Casellati o, con più forza nelle ultime ore, a Franco Frattini, ora presidente del Consiglio di Stato. Un nome sul quale, però ci sarebbe il no  di Pd e Iv.

No a un profilo come quello di Franco Frattini per la presidenza della Repubblica. Su questa linea ci sarebbe una sponda tra Matteo Renzi ed Enrico Letta. Lo si apprende da fonti di Iv e viene confermato da fonti del Nazareno.

Ma Enrico Letta avverte il centrodestra: “Il mio ruolo – dice in una intervista alla Cnbc – è proteggere Mario Draghi ed è assolutamente importante averlo nelle istituzioni del Paese”. Il segretario del Pd ha aggiunto di ritenere il premier ed ex presidente della Bce “un asset straordinario”.

Alle 10 il leader del Carroccio ha incontrato i grandi elettori del Carroccio. “Non è in corso alcuna trattativa tra il Senatore Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. È infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il Presidente Draghi immaginare che in questa fase siano impegnati a parlare di equilibri di governo. Il Senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo. La Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza“. E’ quanto si legge in una nota della Lega.

Quello che ha l’asso in mano per chiudere questa partita si chiama Matteo Salvini, ha l’asso in mano e deve scegliere quando calarlo“. Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi a Radio Leopolda. Secondo Renzi il leader della Lega “Ha quattro ipotesi. Insistere su un nome di centrodestra anche contro un pezzo del parlamento, sperando che passi. Cercare un grande accordo con tutti su un nome fuori dal giro. Terza ipotesi accordo con Conte. Infine un sistema di usato sicuro. Queste sono le olimpiadi della politica. Suggerisco di utilizzare nelle prossime 24, 36 ore di far prevalere la politica , se vanno alla ricerca di effetti speciali rischiano di far la fine di Bersani“.(ANSA)

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