Economia e Welfare

SAVE THE CHILDREN LANCIA L’ALLARME: PIU’ DI UN BAMBINO SU 10 IN ITALIA AFFRONTA IL DISAGIO ABITATIVO E IL 14, 8% DELLE FAMIGLIE NON RIESCE A RISCALDARE ADEGUATAMENTE LA PROPRIA ABITAZIONE

Più di un bambino su 10 nel nostro Paese  sta affrontando l’inverno in condizioni di  disagio abitativo e il 14,8% delle famiglie con bambini non riesce a riscaldare in modo giusto l’abitazione in cui vive. Così che  Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro vuole  un intervento straordinario per fronteggiare la grave situazione abitativa che pregiudica la crescita di tanti bambini e adolescenti.

In soli dodici mesi,  il numero di minori in povertà assoluta è aumentato del 14% arrivando a 1.292.000 minori, dei quali oltre un terzo ha meno di 6 anni, mentre dal 2008 al 2016 il numero di bambini in condizione di severo disagio abitativo è cresciuto del 15,5% ma  preoccupante è il dato relativo alle famiglie con bambini impossibilitate a riscaldare l’abitazione in modo sufficiente, che supera la media dell’Unione europea di oltre 6 punti percentuali e che, dal 2008, ha registrato un incremento del 28,7%. È aumentato, anche  il numero delle esecuzioni di sfratto con forza pubblica – 35.336 nel 2016, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente – così come quello di richieste di esecuzione di sfratto (158.720), il 3% in più. Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children,dichiara che: “Sempre più spesso, al Nord come al Sud, nei quartieri più svantaggiati, ci troviamo a fronteggiare, con le associazioni e i servizi sociali territoriali, casi di emergenza abitativa che colpiscono i bambini, con conseguenze molto gravi per la loro salute, il percorso scolastico, la vita familiare. È indispensabile rafforzare gli strumenti di protezione per scongiurare il ripetersi di queste situazioni”.

In conclusione, la Direttrice afferma che: “Chiediamo che il 2018 sia un anno decisivo nel contrasto alla povertà estrema dei minori. Nel 2017 è stato introdotto uno strumento importante per le famiglie in povertà socio-economica, il ‘reddito d’inclusione’, ma alle famiglie non iscritte all’anagrafe è preclusa la possibilità di presentare la domanda per il beneficio. Con il decreto legge 14/2017 si è data ai sindaci la possibilità di derogare al divieto di iscrizione anagrafica per chi vive in strutture abusive, nel caso di nuclei familiari dove sono presenti dei minorenni, a tutela delle condizioni igienico-sanitarie. Chiediamo ai sindaci di applicare questa deroga per consentire sempre alle famiglie in difficoltà socioeconomica l’accesso ad un sostegno anche materiale da parte dei servizi sociali, così come a servizi vitali come la luce e il riscaldamento e, allo stesso tempo, chiediamo che si attivi, a livello nazionale, un piano di contrasto alla povertà abitativa, a partire dalle famiglie con bambini e dalle persone più vulnerabili”

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