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SCUOLE AD ALTA SPECIALIZZAZIONE: INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E AZIENDE NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE E DELL’INDUSTRIA 4.0

Si è discusso di Industria 4.0, il 30 maggio presso il Ministero dell’Istruzione, con un  workshop dal titolo “ITS Day – Competenze per l’Italia 4.0” alla presenza del sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi che ha visto imprese, esperti, eccellenze degli istituti tecnici superiori a confronto sulle nuove competenze siamo nel pieno di una rivoluzione epocale, che apre verso nuove opportunità e che offre sfide sempre più probanti per i giovani tecnici che, attraverso gli ITS, sviluppano percorsi formativi e professionali incentrati sull’innovazione e sulla competitività, per poi essere attori nelle piccole medie imprese locali e non solo. Oltre al sottosegretario, sono intervenuti sul tema Marco Leonardi, consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Brugnoli, vice presidente di Confindustria, Riccardo Giovani, direttore delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato.

Nello specifico gli ITS sono scuole ad alta specializzazione tecnologica che formano tecnici superiori nelle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese. L’Italia vede che quasi l’80% degli studenti è assunto entro un anno dalla fine del percorso formativoI risultati a partire dai quali il sistema ITS può impostare la sua azione futura, sono i seguenti: profili altamente specializzati negli ambiti strategici di primaria importanza per lo sviluppo economico del Paese, definizione dei curricoli in sinergia con le imprese, il 50% dei docenti proveniente dal mondo del lavoro e il 79,1% dei diplomati occupato entro 12 mesi.

In merito a ciò,  il Sottosegretario Toccafondi, si è così espresso: “I numeri degli ITS ci dicono che il sistema funziona, quando c’è integrazione tra le aziende e il mondo della scuola i risultati si vedono: 93 fondazioni, 8.589 attualmente iscritti, 370 percorsi attivati, 2.034 sono i soggetti partner di cui 681 sono imprese, dei 6.304 diplomati nel triennio l’80% è occupato a 12 mesi dal diploma. L’ obiettivo, adesso, è quello di aumentare questi numeri in quantità e qualità. Il sistema ITS ha questi risultati perché risponde al fabbisogno delle aziende  formando quelle figure professionali, altamente qualificate e caratterizzate da flessibilità ed innovazione, come il sistema produttivo richiedeCome sistema d’istruzione dobbiamo essere pronti e veloci a rispondere ai cambiamenti del mondo del lavoro; dobbiamo lavorare sulle competenze, sul loro sviluppo, sul senso critico, il problem-solving, il lavoro di gruppo e le abilità interpersonali e comunicative, per dare quindi ai ragazzi strumenti che permettano loro di essere pronti al cambiamento come processo continuo”.

 

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