Economia e Welfare

SISTEMA PENSIONI: IL DECRETO SULL’ANTICIPO PENSIONISTICO VOLONTARIO E’ PRONTO, CON 63 ANNI E 20 CONTRIBUTI ED UNA RATA DA PAGARE SUL PRESTITO PERCEPITO, NON MANCANO DELLE MODIFICHE AL TESTO DI LEGGE

E’  pronto il decreto sull’Anticipo pensionistico (Ape) volontario, con 63 anni e 20 di contributi, pagando una rata sul prestito. Il testo è stato modificato raccogliendo diverse osservazioni del Consiglio di Stato. Vi è il riconoscimento della retroattività della misura, a partire dal 1 maggio per chi ne abbia i requisiti e lo domandi.  Dal 2019, se nulla cambierà, anche la pensione anticipata slitterà di 5 mesi, per effetto dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita. Il requisito passerebbe per gli uomini da 42 anni e 10 mesi a 43 anni 3 mesi, mentre per le donne si porterebbe da 41 anni e 10 mesi a 42 anni e 3 mesi.  “Sia l’Ape social che quella volontaria scadono a fine 2018, subito dopo, a partire dal 2019, scatterebbe l’aumento di cinque mesi per l’età di uscita“parole del presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano (Pd) che aggiunge: “In ogni caso  se, come auspico, l’Ape dovesse essere confermata oltre la fase di sperimentazione, la conseguenza sarebbe uno slittamento di cinque mesi” dei requisiti per accedere al pensionamento anticipato: “da 63 anni a 63 anni e 5 mesi” infine c’è una contraddizione: “tutto questo è altamente contradditorio: tutta la materia andrebbe ridefinita, agendo sull’età pensionabile, con un rallentamento dell’adeguamento all’aspettativa di vita, o dal lato dell’Ape, mantenendo fermi i 63 anni”.

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