Cultura

“Speravo de morì prima”: il regista Luca Ribuoli racconta la serie tv su Totti

Da venerdì 19 marzo su Sky Atlantic andrà in onda Speravo de morì prima, la serie tv tratta dall’autobiografia di Francesco Totti (scritta insieme a Paolo Condò) e incentrata in particolare sugli ultimi anni della carriera dell’ex capitano della Roma, vissuti in conflitto con l’allenatore Luciano Spalletti e nell’inquietudine di veder finire una carriera durata venticinque anni.

 

Il regista della serie è Luca Ribuoli, noto regista televisivo con alle spalle successi come La mafia uccide solo d’estate (2016). Per prepararsi a dirigere la serie, è partito dal libro, divorato in una sola notte. “Poi naturalmente ho incontrato Totti, l’ho conosciuto al ristorante e ne sono uscito innamorato”. Speravo de morì prima, osserva Ribuoli, è sviluppata su sei temi fondamentali, dal rapporto con la Roma alla convivenza forzata e inevitabile con il suo dono, il talento calcistico, ciò che lo rende speciale. Ribuoli naturalmente si è occupato anche del casting, a cominciare dal protagonista Pietro Castellitto: “Non è solo attore, ma anche regista e scrittore, ma in questo caso rappresenta l’anima di Totti, visto che lo conosce fin da ragazzino. Tra lui e Greta Scarano si è creata una splendida alchimia: lei ama molto approfondire il personaggio e ha saputo riprodurre perfettamente Ilary”. Altrettanto grandioso, conclude Ribuoli, è stato Gianmarco Tognazzi: “Da professionista attento, era molto preoccupato e si è preparato a fondo. Penso che abbiamo vinto la nostra sfida, che era quella di essere leggeri, rapidi e precisi”. Come un grande calciatore.

 

SKYTG 24

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