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The voice of Italy, i giudici contestano il regolamento

Chi pensava che i battibecchi tra i giudici di The voice of Italy, il talent show di Rai 2 condotto da Simona Ventura, fossero in realtà concordati si è certamente ricreduto dopo aver visto l’ultima puntata della trasmissione. Elettra Lamborghini ha contestato l’eliminazione di Miriam Ayaba, concorrente del suo team, perché a suo dire aveva raggiunto sui social un numero di visualizzazioni superiore a tutti gli altri. Morgan ha rincarato la dose sostenendo che è assurdo che al giorno d’oggi il televoto si faccia ancora con gli sms, una tecnologia oramai antiquata. Giustamente Gigi D’Alessio ribatteva che una voce si dovrebbe giudicare dalla tecnica e dalla bravura e non dal numero di follower (ma allora nemmeno dal numero di sms, a questo punto sarebbe più opportuno far scegliere i vincitori da giurie di esperti e non dal pubblico). Il problema, come ha provato a spiegare la conduttrice, è che “è una legge Rai”. In effetti dietro al televoto c’è un business, gli sms non sono gratuiti ma c’è un costo fisso che varia in base all’operatore. Insomma sembra che almeno il 3% dei proventi di questo tipo di trasmissioni venga proprio dal televoto, sarebbe quindi impensabile che in futuro le televisioni decidano di fare a meno di questo sistema di votazione, e frasi del tipo “in questo tipo di votazione c’è qualcosa di poco chiaro” pronunciate dalla Lamborghini non avranno fatto certamente piacere ai vertici Rai. Per la cronaca il talent è stato vinto da Carmen Pierri  del team di D’Alessio. La giovane cantante non ha potuto presenziare in diretta alla premiazione in quanto come minorenne non le era permesso si restare in uno studio televisivo dopo la mezzanotte.

Raimondo E. Casaceli

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