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UN VOTO UTILE. PER UNA CAMPANIA CHE RIPARTA

Bene, si vota in sette regioni d’Italia, compresa la Campania.Uno stato d’animo tra indifferenza e paura che non esprime più dissenso ma solo angoscia. Non tutti i partiti hanno lavorato per scongiurare una diserzione dalle urne. Una campagna elettorale scivolosa. Si vota in sette Regioni, con sette sistemi elettorali diversi, con l’altalena di soglie, premi e sbarramenti. Solo l’elezione diretta del Governatore vale sempre. Meno male che ciò che vale per le Politiche (nominati!) non vale per i territori.
Il ritorno sulla scena di  Silvio Berlusconi, i viaggi per l’Italia di Renzi che rivendica di avere “impresso una svolta alla lotta alla corruzione” ed approvato “in tredici mesi leggi attese per anni. Non siamo tutti uguali”.
Berlusconi spera in un miracolo, in una sorpresa, mentre la competizione con la Lega sta diventando conflitto.
Le fenomenologia accoppiata dei due richiederebbe più spazio e più strumenti di comprensione, anche a livello di comunicazione.
Qualcuno, anche nel PD, proverà ad usare queste elezioni contro Renzi.
Qualcuno dimentica che Renzi e il PD hanno già vinto 5 a zero nelle recenti elezioni regionali, asfaltando le varie opposizioni.
Qualcuno della minoranza del PD pensa che gli italiani siano pigri e smemorati.
Qualche “pia donna del potere”, per dirla alla De Luca, ha provato in queste ore, sotto dettatura, dalla commisssione antimafia, di regolare i conti interni al PD.
Se cresce nelle urne l’onda anti-sistema, se crescono i cinque stelle, nonostante spaccature e polemiche, tutti hanno perso.
Certe risposte anche nella nostra regione Campania sono, con De Luca, un vero e proprio capolavoro: un populismo “soft” per contrastare il populismo “hard” di Grillo.
La pantomima degli impresentabili acquista un significato non voluto. Intendiamoci, la questione morale resta uno dei capisaldi del PD e del partito di Renzi. E la morale, la lotta alla corruzione, resta il tema dei temi. Ma la gara delle ultime ora alla purezza morale mi appare incomprensibile e sconcertante.
L’unica vera meraviglia nell’Italia di oggi appaiono le imitazioni di Crozza!
Il caso Liguria e Campania stanno provocando un corto circuito politico.
Il rinnovamento è stato molto superficiale ed insoddisfacente nel centrosinistra.
Eppure, sia la Liguria che la Campania hanno scelto i loro candidati con le primarie.
Le parole diventate scomode hanno riacceso i riflettori. Basta polemiche, risolleviamoci in Campania.
Serve un soggetto capace di essere il baricentro, il vettore trainante non solo di una maggioranza, ma di una nuova fase politica, di un nuovo tempo della politica e della democrazia.
Vincenzo De Luca rappresenta l’esigenza di sintesi e di decisione per una REGIONE che riparta.
Renzi è venuto in Campania.
Mai più ultimi, questa ideologia integralista, questo slogan, parte dalla verità della condizione della nostra terra e racchiude in una speranza il desiderio di un popolo che non vuole più sopravvivere.
Spero nel voto utile, che non si perdano voti preziosi.
Il centrosinistra era partito nel deserto, ora c’è entusiasmo e convinzione. C’è unità.
Adelante.

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