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Vaccino contro la malaria: un progresso per la storia e la scienza

E’ stato approvato il primo vaccino contro la malaria.

L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi (6 Ottobre 2021) ha approvato il primo vaccino per prevenire la malaria, una malattia infettiva che ogni anno provoca la morte di circa 400mila persone.

Questo vaccino è stato descritto dal direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesusome come un segnale di progresso per la storia e per la scienza: una sorta di scudo capace di salvare decine di migliaia di persone, per lo più bambini (su 400.000 vittime di malaria ogni anno, il 94 per cento si registra in Africa e in due casi su tre si tratta proprio di bimbi).

Basti pensare che nel 2019 sono morti più di 260.000 bambini solo in Africa.

Il vaccino contro la malaria chiamato Mosquerix, prodotto dalla causa farmaceutica GlaxoSmithKline viene somministrato in tre dosi tra i 5 e i 7 mesi di età, con l’ultimo richiamo ai 18 mesi. Agisce contro il Plasmodium falciparum: un agente patogeno mortale di questa malattia.

Attualmente il vaccino è in fase di sperimentazione grazie ad un programma pilota in Kenya, Malawi e Ghana e ha dato ottimi risultati: dal 2019, infatti, sono state inoculate oltre 2,3 milioni di dosi e l’analisi dei risultati mostra che il siero, oltre a essere sicuro, riduce del 30 per cento la malaria grave. Questo vaccino è stato oggetto di studio per diversi anni e per il momento sembra essere l’unico davvero efficace. Si è dimostrato sicuro e nelle aree in cui è stato introdotto non si è visto calare l’uso di zanzariere, né il ricorso ad altre vaccinazioni pediatriche o l’attenzione generale ai sintomi febbrili.

Svolta storica, ecco il primo vaccino anti malaria

Attenzione, il vaccino non rende immuni dalla malattia ma è capace di cambiarne drasticamente il corso e può aiutare a proteggere i tanti piccoli che non vengono tutelati in altro modo.

Fino ad oggi l’unico modo per proteggere i bambini dalla malaria era l’utilizzo continuo di zanzariere attorno al letto, capaci tuttavia di ridurre i decessi del 20%.

Il Mosquerix sembra perciò essere un’innovazione importantissima nella lotta alla malattia. Si stima che possa prevenire 5,4 milioni di casi all’anno e  23.000 decessi di bambini ogni anno.

L’ OMS ha dichiarato che il vaccino sarà distribuito in tutte le zone dell’Africa sub sahariana così da immunizzare più parte possibile della popolazione.

Un’approvazione storica, un risultato che accende la speranza

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