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WORKING CLASS HERO – EROE DELLA CLASSE OPERAIA

Permettete ad un vecchio comunista di commuoversi nell’apprendere che i giovani laburisti norvegesi si sono presentati alla riapertura del loro campo scuola di Utoya, l’isola della strage del neo-nazista Breitvik, esibendo sul petto questa scritta: EROE DELLA CLASSE OPERAIA. Mi riesce difficile pensare che i nostri giovani, si sarebbero comportati così in occasione simile. Essi, rinchiusi nel ghetto universitario, non conoscono la classe operaia e non sanno nemmeno dove abita nè sanno dove abita la gioventù che lavora e viene sfruttata ed in quali condizioni vive. Sono, nella quasi totalità, ragazzi puliti e perbene. Vorrei che con le loro facce pulite andassero incontro alla gioventù reale: alle ragazze dei grandi magazzini, ai giovani di Mac Donald, a quelli che portano il caffè nelle case, a quelli che lavorano al nero e malpagati in fabbriche clandestine, allocate in pericolosi sottoscala. Come pretendete di combattere delinquenza e corruzione se non date una prospettiva, anche di lotta a giovani che ignorano la politica perché la politica li ignora?
La giovane leader di AFU ( la gioventù norvegese ) si chiama Hadji Tadjik ed è pakistana . Impensabile in Italia. Hanno aperto i lavori al canto dell’Internazionale. Roba da farsi prendere a fischi in un congresso PD.
Non è colpa dei miei giovani. Essi sono immersi in una realtà che punta ai ceti medi ( giustissimo), trascurando peró la classe operaia nuova e vecchia ed i ceti popolari, e parlando un linguaggio incomprensibile ai più. Una sorta di gergo interno, fatto di allusioni e riferimenti che solo gli aficionados afferrano. L’anno scorso ho partecipato alla festa dei GD a Santa Chiara. Sul palco c’era Bersani. Qualcuno mise su l’Internazionale. Mi alzai e cominciai a cantare. Bersani si unì al mio canto. Alla fine mi dissex con una nota di malinconia nella voce:” Compagno hai notato che siamo rimasti solo noi due a cantare?”

Un piccolo significativo episodio che dà conto di un ambiente in cui tutto ciò viene ritenuto sorpassato e no adatto ai tempi nuovi. Ma voi veramente credete di poter conquistare la gioventù alla sinistra(ammesso che riteniate di farne parte), perdendovi dietro le elucubrazioni mercantilistiche di un Taddei qualunque? Fate i giovani, per Dio! Uscite per le strade, create occasioni d’incontro, aprite a tutti i giovani la via della partecipazione e della passione politica. Il mondo è fuori di Facebook. (Sono in contraddizione, lo so). Vale soprattutto al Sud, dove la disperazione sembra essere la cifra della vita giovanile. Avete un grande compito.  Datevi da fare. Abbiate l’orgoglio di essere il gruppo dirigente della gioventù italiana, non gli apprendisti animali da corridoio. Quelli che pensano che la politica significhi essere bravi nelle manovre di corridoio. Lasciate ai vecchi tali porcate. Voi siete i giovani. Avete il diritto ed il dovere di lottare per una nuova politica. Non vi preoccupate per chi vi ostacola. La biologia è dalla vostra parte: sono vecchi. Moriranno prima di voi. (ovviamente vale anche per me).

Buon lavoro!

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