Cultura

LA DINAMICA MILANO INCONTRA L’AUSTERITA’ DEL LOUVRE ED INSIEME ESPONGONO LE OPERE GENIALI DI MICHELANGELO

L’Italia e la Francia si uniscono, non per questioni europee o semplicemente politiche di accordi, intese, bensì per l’arte, in questo caso il Castello Sforzesco ed il Louvre  stanno per aggregarsi per esporre  ‘Anima e corpo. Movimenti del corpo e emozioni dell’anima nella scultura italiana dal 1460 al 1520‘ che ha come momento di arrivo alcune delle grandi opere di Michelangelo. Infatti, in mostra ci saranno le 130 opere provenienti dal Met di New York, da Vienna, Berlino, dal Victorian&Albert Museum di Londra, ma anche dalla collezione esposta al museo di arte antica del Castello milanese.

Il percorso dominato dal Louvre, inizierà ad  aprile terminando a luglio 2020,  culminando con lo Schiavo morente e lo Schiavo ribelle di Michelangelo, mentre quello milanese, che inizierà a settembre terminando a dicembre, avrà in sè la Pietà Rondanini, che dal 2 maggio 2015 lo ricordiamo, ha un nuovo allestimento nel Castello Sforzesco. Mentre, dal museo parigino arriveranno prestiti anche per altre iniziative, a partire dalle celebrazione per i 500 anni dalla morte di Leonardo , passando per ‘Vesterbild.

L’assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno, in merito alla città e alle sue iniziative culturali, si è espresso così: “La reputazione di Milano e della sua attività espositiva è molto alta,  e questo ci permette di sviluppare delle collaborazioni prestigiose“. Milano non è mai stata così dinamica e magistralmente aperta alle esposizioni, alla cultura che pullula da ogni sua iniziativa, da ogni suo palazzo, infatti ammette Del Corno: “Chi è venuto a Milano ha trovato una città attrattiva, vivace, comoda e accogliente. E così dal 2015, quando ci fu un boom di turisti, il 14% in più dell’anno prima, non c’è stata nessuna flessione ma, anzi, i visitatori sono ulteriormente aumentati. Insomma una vera  sorpresa !” .

Sulle mostre meneghine, l’Assessore alla Cultura, Del Corno, ha precisato: “Ci tengo a sottolineare che non si tratta di mostre pacchetto ma di collaborazioni che partono dal lavoro scientifico“,  annunciando per il 2019 un grande palinsesto dedicato a Leonardo.

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