IL PREMIER CONTE ACCETTA IL SUO DESTINO PIEGANDO UN PO’ LA SCHIENA E RICONOSCENDO NEGLI ALLEATI QUALITA’ E NUMERI!

Contratto di Governo, poker del negoziato, confronto serrato sui contenuti, programma per fine legislatura da firmare davanti al notaio! Intransigenza politica ed una certa dose di generosità al compromesso e  qualche passo indietro son all’orizzonte. Con la qualità dei Ministri poi bisogna fare i conti, eventualmente spostarla in avanti o con facce mai viste o cambiando Ministero. E poi il PD che ha subito in quattro anni due scissioni, non riesce a dare le carte come se fosse il primo e si prepara ad accogliere al suo interno Liberi ed Uguali, magari con una Costituente, che le elezioni anticipate potrebbero accellerare. Italia Viva conferma che i voti non si contano, si pesano. Pur avendo nel Paese reale il 2,9% senti e vedi come ha fatto tremare Conte e soci. E che la capacità degli uomini contano più dei titoli e dei ruoli lo hanno capito anche molti laeder dei Pentastellati che non si fanno dettare più la linea nè da Travaglio nè dalle correnti giustizialiste del Paese. La loro sfida sta diventando quella di essere un partito realista, concreto e normale! Per fare questo devono superare un ultimo scoglio, non una debolezza strutturale, ma l’anomalia di considerarsi i migliori, di considerare tutti gli altri nemici.

Serve una politica in cammino, che ascolti il Popolo, non elitaria o esclusiva. Una politica che coniughi radicamento territoriale con radicalità di scelte. E basta con i Governi tecnici che sminuiscono il ruolo dei partiti, e basta con i giornalisti e i giornalai che dettano la linea politica. Le più nobili ragioni, in politica, se spese realmente per le persone rischiano di contaminarsi, ma anche se uno le tiene in tasca a che servono? A considerarsi puro ed eticamente integro?

Alla fine Conte accetterà il suo destino piegando un pò la schiena, riconoscendo negli alleati le differenze e le qualità, superando maldicenze,epiteti e ingiurie.

 

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