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CHE SIGNIFICA AMARE? ANDARE OLTRE IL PREGIUDIZIO!

Che la sveglia non piaccia a nessuno è cosa risaputa, ma che un paese democratico fatichi a svegliarsi, lascia l’opinione pubblica divisa tra dormienti e persone che sostengono sia “ora di essere civili”. Sette o sei i colori dell’arcobaleno, ma numerosissime le posizioni rispetto al Disegno di Legge Cirinnà.

Qualcuno continua a difendere la famiglia tradizionale qualcun altro invece fa spazio all’idea che l’amore non abbia nulla di convenzionale e che non sia punibile o inaccettabile solo perché ad amarsi potrebbero essere due persone dello stesso sesso.

Anche sul palco dell’Ariston, non sono pochi gli artisti che hanno indossato qualcosa che richiamasse l’Arcobaleno. L’idea è quella di portare avanti una battaglia che sappia veramente svegliare il nostro paese, per una causa nobile che non conosce schieramenti politici e che vada oltre le minoranze o le maggioranze. Noemi è stata la prima che ha scelto di schierarsi a favore delle unioni civili decorando l’asta del microfono con tanti nastrini colorati e l’iniziativa è stata raccolta anche da Arisa, Enrico Ruggeri e Irene Fornaciari. Laura Pausini invece, dopo la sua esibizione, ha esordito dicendo: “Se siamo simili, siamo tutti uguali, e dobbiamo proteggerci, non dividerci”.

Dovremmo ricordarci che prima di essere uomini e donne siamo delle persone.

Prima di scegliere chi avere accanto a noi dovremmo amarci tutti indistintamente.

Ci sono amori che somigliano alle farfalle e hanno la stessa durata della loro vita. Impiegano un giorno per nascere ed un giorno per morire. Ci sono amori che somigliano a Dio, che sono eterni e perfetti. Poi ci sono quegli amori che somigliano all’ Alzheimer, perché poco a poco ci fanno dimenticare tutto il resto, come quello degli omosessuali che scegliendo un’altra donna o un altro uomo da amare, dimenticano quello che dice il mondo la fuori e che, in un paese che si dice democratico, continuano a lottare per vedere approvati i loro diritti. Ci siamo battuti per anni contro ogni forma di discriminazione e le giornate commemorative, quelle mondiali e celebrative ci ricordano quanta strada abbiamo fatto per sentirci semplicemente umani. Eppure, il nostro paese continua ad uccidere con il disprezzo, con il pregiudizio e con i pettegolezzi. Quello dei nostri giorni è uno sterminio muto, violento ma senza violenza. Amare, significa guardare oltre lo stupido involucro che ci avvolge ed essere liberi, significa poter amare chi ci pare.

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