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Covid in Campania, la terza ondata è già partita?

In Campania la situazione si fa sempre più critica. I contagi non accennano a diminuire anzi sono sempre più in aumento. Nella sola giornata di ieri sono stati registrati 2.561 nuovi casi e, purtroppo, 5 decessi, 4 dei quali proprio nelle ultime 48 ore. Ciò che preoccupa è il calo dell’età media dei contagiati. Se fino a mesi a fa erano gli anziani i maggiormente colpiti, adesso non è più così. Ad essere più colpiti dal Covid sono gli under 30.

Ha colpito molto in questi giorni l’accorato sfogo di un infermiere napoletano dell’Azienda ospedaliera dei Colli, che nella sua pagina Facebook ha dichiarato: “È avvilente il numero dei casi in continuo aumento. È avvilente l’aggressività di queste varianti. È avvilente l’abbassamento dell’età media interessata. È avvilente dover dire ad un ragazzo di 26 anni che tutto va bene, ma che dovrà essere intubato. È avvilente continuare a vedere persone che ci lasciano. È avvilente il continuo menefreghismo di tanti. È avvilente la stanchezza psicologica con la quale sto, personalmente, come tanti colleghi vivendo questo momento. Sono avvilito”.

È proprio il menefreghismo, la superficialità delle persone che colpisce. Ancora una volta nel week-end si è assistito ad assembramenti sul lungomare, gente con mascherine abbassate; è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per recintare le zone più affollate. Non è possibile a distanza di un anno dover continuare a fare appello al buon senso degli individui. Di questo passo chissà tra quanto sarà possibile venirne fuori.

Da oggi in Campania, tra l’altro, sono chiuse anche tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il presidente De Luca, nella sua diretta del venerdì, con il suo solito fare concitato ha ammesso: “C’è alto rischio a causa delle varianti del virus e non possiamo più rischiare. Ringrazio il personale scolastico ma non è possibile andare avanti così. Chiudiamo perché dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico. Abbiamo 114mila prenotazioni e ne abbiamo vaccinati 28mila con 142mila dosi disponibili. Dunque, abbiamo la possibilità per marzo di completare la vaccinazione del personale scolastico. Poi parleremo della riapertura delle scuole”.

È infatti per il rischio di queste varianti, che si dovrebbe prestare più attenzione, così da arginare questa terza ondata e poter finalmente tornare a quella normalità che, un po’ tutti, davano tanto per scontata.

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