Nell’Italia del trasformismo, Berlusconi non è certo l’unico ad avere adattato le convinzioni alle convenienze, ma il caos nel centro destra è un po’ karaoke e un po’ sindrome di Stoccolma. Adesso tra di loro volano stracci, si dichiarano alleati imbarazzanti, hanno il ritorno di “fiamma!” Forse si tratta, solamente, della fine del centrodestra così come lo abbiamo conosciuto o inteso noi. Nella sostanza il centrodestra si spacca, si disperde, compie scelte autoreferenziali, in qualche caso fa da stampella o ai democratici o al Mov 5 Stelle, sicuramente a Napoli così non fa gli interessi di Lettieri che rischia di non andare al ballottaggio. Cosa è successo, quali le ragioni, perché questo gioco di ritorsioni senza fine che travalica la politica?
La principale è l’appannamento politico della laedership di Berlusconi, un po’ l’eta, un po’ gli abbandoni di Bondi, Fitto, Verdini e prima ancora Alfano. Non è più il benefattore, peccato la memoria!, di Fratelli d’Italia, della destra di Storace. Il Berlusconi che è stato tutto e il contrario di tutto sul piano locale non ha valorizzato una nuova classe dirigente, ha avuto paura, oltre ad avere troppi ingrati. Ma poi non c’è più il blocco moderato che deve fare da argine alla “sinistra”. Con l’arrivo di Renzi nessuno grida più al “Comunismo”, una usurata comicità italiana che non fa più ridere né prendere consensi.
E poi avanza questo populismo,questo nazionalismo,questa insofferenza verso immigrati e politiche europee. Il buon Silvio aveva tenuto insieme tante anime,anche moderne e liberali. Adesso avanza la politica della paura,delle ruspe, dell’euroscetticismo. E c’è sicuramente un problema di laedership nazionale sul dopo Berlusconi, “una squallida partita nazionale” l’ha definita Bertolaso.
Sicuramente il Movimento 5 Stelle beneficerà di questa rottura, di questa confusione, di questa archiviazione liberale fatta di diritti ed utopia.
La cosa che mi ha colpito molto, in queste botte da orbi, sono gli slogan, le parole dure, acide che si scambiano. Si sa le parole impazziscono un attimo prima degli uomini.
