CARDINALI PEDOFILI E PRETI SPOSATI.L’INTERVISTA APOCRIFA O NO DI SCALFARI A PAPA FRANCESCO. LA CONCEZIONE MALATA DELLA CHIESA.

Tempo fa c’è stato un gran parlare su una delle tante conversazioni tra Eugenio Scalfari e papa Francesco, interviste senza registratori, lunghissime, riportate a memoria. Due domande, due risposte furono smentite: riguardavano i casi scottanti di pedofilia nella Chiesa e il celibato dei preti.Specialmente a proposito dei due passaggi più eclatanti dell’articolo: uno sulla presenza di “cardinali pedofili” l’altro sul celibato sacerdotale sui cui il Papa avrebbe detto “le soluzioni le troverò”. Il portavoce della Santa Sede si chiese se i virgolettati aperti e non chiusi a proposito di queste affermazioni non siano “una manipolazione per i lettori ingenui”.

Nella terra d’Irlanda papa Francesco parlando della pedofilia nella Chiesa parla di “crimini ripugnanti” che per la Chiesa e per lui stesso sono “causa di sofferenza e di vergogna”. occorre eliminare “questo flagello ad ogni costo.Per Francesco ” questo scandalo è un fallimento delle autorità ecclesiastiche.” Prova a scuotere così l’intera Chiesa, il suo silenzio, spesso complice, la sua concezione  a volte malata della sua autorità, della figura del sacerdozio, del potere che genera questi mostri( cfr.la lettera al popolo di Dio del 20 agosto). Denunce che produranno nuove dimissioni tra vescovi e cardinali, ma anche nuovi corvi ed accuse verso papa Francesco. Insomma vuoi vedere che quel virgolettato di Scalfari era vero? Vuoi vedere che la denuncia che nella selezione dei candidati all’episcopato sono stati scelti per decenni uomini privi delle doti spirituali e della stabilità psicologica richieste?. Così che molti di quelli che hanno governato le diocesi coi preti pedofili, troppi si sono resi complici in guanti bianchi dei delitti.

L’altro passaggio alquanto impreciso, si disse, dell’intervista era quello sul celibato sacerdotale. Papa Francesco avrebbe detto: “La Chiesa cattolica orientale ha facoltà fin d’ora che i suoi presbiteri si sposino. Il problema certamente esiste ma non è di grande entità. Ci vuole tempo ma le soluzioni ci sono e le troverò”. Anche qui il passo sembra riportato in modo approssimativo secondo il portavoce vaticano.

Vediamo cosa disse papa Francesco, tempo fa,sull’aereo di ritorno dalla Terra Santa. Riportiamo le sue parole per intero, con la domanda della giornalista e senza commenti, affinché ciascuno possa farsi una sua opinione su come la pensa il Papa sul tema:

DOMANDA: Grazie, Santità. Lei, durante il suo pellegrinaggio, ha parlato a lungo e ha incontrato più volte il Patriarca Bartolomeo. Noi ci stiamo chiedendo se avete parlato anche dei passi concreti di avvicinamento, e se c’è stata occasione anche di parlare di questo. Mi chiedo anche se magari la Chiesa cattolica potrà imparare qualcosa dalle Chiese ortodosse – mi riferisco ai preti sposati, una domanda che preme a molti cattolici, in Germania. Grazie.

RISPOSTA (Santo Padre): Ma la Chiesa cattolica ha preti sposati, no? I cattolici greci, i cattolici copti… no? Ci sono, nel rito orientale, ci sono preti sposati. Perché il celibato non è un dogma di fede, è una regola di vita che io apprezzo tanto e credo che sia un dono per la Chiesa. Non essendo un dogma di fede, sempre c’è la porta aperta: in questo momento non abbiamo parlato di questo, come programma, almeno per questo tempo. Abbiamo cose più forti da intraprendere. Con Bartolomeo, questo tema non si è toccato, perché è secondario, davvero, nei rapporti con gli ortodossi. Abbiamo parlato dell’unità: ma l’unità si fa lungo la strada, l’unità è un cammino. Noi non possiamo mai fare l’unità in un congresso di teologia. E lui mi ha detto che è vero quello che io sapevo, che Atenagora ha detto a Paolo VI: “Noi andiamo insieme, tranquilli, e tutti i teologi li mettiamo in un’isola, che discutano tra loro, e noi camminiamo nella vita!”. E’ vero, io pensavo che fosse… No, no, è vero. Me l’ha detto in questi giorni Bartolomeo. Camminare insieme, pregare insieme, lavorare insieme in tante cose che possiamo fare insieme, aiutarci insieme.

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