GMG DI CRACOVIA:NON GIOVANI-DIVANO SENZA ILLUSIONI,MA GIOVANI CON LE SCARPE E CON MOLTO DI PIU’

Papa Francesco sa dare molte carezze ai giovani,li sa coccolare,motivare,valorizzare;sveglia la sana inquietudine dei giovani.I giovani,un milione e mezzo,che nel dolce splendore di Cracovia, in Polonia, hanno vissuto, in una bolla di gioia perfetta,dal 26 al 31 luglio lA giornata mondiale della gioventù (GMG). Un mondo unito ben oltre il passaporto. Ogni Gmg è un gemellaggio che porta per mano i giovani attraverso la loro vita, invitandoli a guardare in faccia le domande che l’attraversano,come quella sull’accoglienza dell’altro o sulla misericordia. Questa festa della fede ha parlato a milioni di persone in tutto il mondo.

Non c’è niente di più bello che contemplare i desideri, l’impegno, la passione e l’energia con cui tanti giovani vivono la vita.Certo molti perdono anche gli anni più belli correndo dietro a venditori di false illusioni.Francesco è stato chiaro:” Da Gesù viene la forza di cambiare le cose. Dire misericordia è dire futuro.Beati sono coloro che sanno dare il meglio agli altri.Un cuore  misericordioso sa creare un ambiente di casa e famiglia per chi ha dovuto emigrare,è capace di tenerezza e di compassione.” E poi nella spianata del parco Blonia il rito della via crucis nel segno dei “piccoli del Vangelo”. A portare la croce i giovani impegnati accanto ai dimenticati e agli esclusi. Il popolo della Giornata mondiale della gioventù non è in fuga dalla realtà,portano nel cuore e sulla pelle i drammi del nostro tempo,ma testimoniano che la fratellanza è la risposta all’odio e alla violenza. Qui i giovani da tutto il mondo hanno globalizzato la cultura dell’incontro.  E poi la visita di papa Francesco ad Auschwitz e Birkenau,luoghi dove un tempo c’era l’orrore.Quel suo silenzio così diverso da complicità e indifferenza. Un gesto di grande rispetto nei confronti di milioni di persone. Molti dei sopravvissuti per decenni non hanno detto una parola sulla deportazione.

Giovani di tutto il mondo arrivati in Polonia si sono sentiti scuotere dal Papa venuto da lontanto:”Il mondo di oggi non ha bisogno di giovani-divano,ma di giovani  con le scarpe.” Li ha invitati a costruire Ponti,ad essere lievito nel mondo,”non vivacchiate,ma evangelizzate.”

Qualcuno potrebbe dire.tutto bello,ma il mondo dov’è? Era qui, con i dolori e le paure del mondo.Torneranno a casa per lavorare ancora meglio a servizio della pace e dei poveri,a lottare contro ogni forma di ingiustizia,a vivere la fratellanza come risposta all’odio e alla violenza.Giovani senza illusioni,ma con molto di più.

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